Alberta e British Columbia. Un reportage di Francesco Domizi

Discorsi Fotografici ospita quest’oggi il bellissimo reportage del fotografo romano Francesco Domizi sulle regioni del Canada British Columbia e Alberta, viste con un occhio particolare.

DF: Benvenuto su Discorsi Fotografici e grazie per il tuo contributo! Per iniziare parlaci un poco di te.

FD: Mi sono avvicinato alla fotografia perche volevo documentare i miei viaggi,poi la capacita’ e la liberta di espressione che ho scoperto con questo mezzo mi hanno letteralmente trasportato in mondo di immagini e colori che non pensavo potesse esistere prima .
Ora dopo qualche anno oramai mi trovo a guardare le cose diversamente da prima,e le foto che faccio mentre cammino solamente con i miei occhi sono un dono che solo questa passione puo dare,credo che solo chi fotografa puo capire questa sensazione;unica “maledizione” di questa meravigliosa passione e’ il fatto di non essere mai soddisfatto dei tuoi scatti,a chi non e’ capitato di guardare uno scatto vecchio e dire:”possibile l’abbia fatto io”?

DF: Prima di partire ti sei documentato fotograficamente?

FD: Non mi sono documentato molto,anche se devo ammettere che nella mia testa scorrevano velocemente le immagini che nel tempo avevo visto del Canada;pero’ al contempo non volevo essere influenzato da qualche scatto gia fatto….cosa pero’ credo impossibile ai piu’.

DF: Che attrezzatura hai portato con te?

FD: Ho portato con me la mia D7000 con un tuttofare 18/200 due fissi 35 e 50mm e poi un ultra wide che volevo provare,il sigma 8/16 che una volta capito come approcciarlo e’ stato una felice sorpresa
Avevo chiaramente con me un manfrotto leggero e filtri ND,64gb di schede,due dischi fissi e un Air per selezionare le foto la sera….quando non dormivo.

DF: Quali soggetti hai fotografato più frequentemente?

FD: Beh il mio 8/16 devo dire ha lavorato molto,gli ampi spazi,il cielo che ti stava addosso e il verde quasi invadente,mi hanno portato a cercare il landscape piu di ogni altra cosa;anche se poi 10gg a Vancouver mi hanno permesso di fare anche qualche taglio street.

DF: Hai sperimentato particolari difficoltà?

FD: Il Canada e’ un posto meraviglioso nella natura e nelle persone,non ho trovato nessuna difficolta di natura logistica o di altro genere,bisogna solo abituarsi ai tempi di percorrenza e a spazi a noi sconosciuti
Forse dovessi tornare, partirei con due corpi macchina e due obj pronti all’uso,uno wide e uno zoom…la quantita’ di animali fa si che tu debba stare sempre pronto con una lente lunga…e chiaramente quando arrivano non avvertono,e spesso mi sono trovato a non avere tempo per cambiare lente.

DF: Se dovessi avere l’occasione di tornare negli stessi luoghi cosa fotograferesti ancora?

FD: Beh la luce della mattina nei laghi Canadesi e’ qualcosa di meraviglioso…alcune volte ti mette a disagio per la forza e unicita’,potresti passare giornate a trovare l’angolo e la luce giusta.

DF: Che cosa non sei riuscito a fotografare e avresti voluto?

FD: Ho provato a catturare con la mia reflex l’Orso….il mio animale preferito,purtroppo non ci sono riuscito…ecco credo che tornando potrebbe essere lui la bussola del mio viaggio.

DF: Hai trovato la forza di spegnere la fotocamera e goderti il viaggio ogni tanto?

FD: Beh si….quando cambiavo le batterie….scherzi a parte ho avuto un paio di gg a Vancouver dove ho provato a non portarla dietro…per il resto sempre accesa.

DF: Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere il tuo stesso percorso?

FD: Come detto prima non ci sono controindicazioni in un paese come il Canada,la stagione poi estiva e’ meravigliosa e non differisce molto da quella che noi europei conosciamo,quindi gambe in spalle,zaino tecnico con cavalletto e andare.

DF: Al di là dell’aspetto puramente legato alla fotografia, hai qualcosa da aggiungere riguardo questa esperienza?

FD: Esperienza unica,anche perche’ questo e’ il primo viaggio che faccio completamente da solo,quindi direi un viaggio nel viaggio;concentrarsi unicamente su luoghi e persone e vedere il mondo attraverso il mirino della reflex non ha prezzo..per tutto il resto ci sono i viaggi organizzati nei villaggi.

Discorsi Fotografici ringrazia Francesco Domizi, invita tutti a visitare il suo portfolio e si augura vivamente di ricevere al più presto altri suoi contributi da condividere con i lettori.