Fujifilm e il medio formato

Mentre Canon, Nikon e Sony (in ordine alfabetico) si confrontano sul segmento full frame, Fujifilm ha deciso di fare concorrenza a sé stessa puntando sul medio formato. Una scelta inizialmente considerata azzardata dagli operatori di settore, finché, prove alla mano, la GFX 50S è stata accolta molto positivamente, tanto in termini di critica e poi con il tempo anche di vendite. Un merito che conferma, ancora una volta, l’abilità di Fujifilm nell’intercettare un’utenza più ampia, quindi non solo limitata a quella professionale, o comunque di saperla invogliare. Il risultato, al di là delle previsioni, è stato conseguito innanzi tutto rendendo la GFX 50S più accessibile in termini di costi e grazie alle caratteristiche che ne fanno già un prodotto completo.

Può sembrare una scelta rischiosa quella di andare oltre il sensore 35mm, ma nel lungo periodo è quasi certamente vincente. In primo luogo, perché al momento, in questa fascia di prezzo, non ci sono competitor, quindi il progetto può essere portato avanti con grande tranquillità, svincolato dall’obbligo di dover presentare un modello nuovo dopo breve tempo; secondariamente lo sviluppo del sensore, del sistema di messa a fuoco, dell’ergonomia, e così via, può sfruttare le richieste di un’utenza selezionata, ma più ampia, i cui benefici possono essere estesi anche all’altro segmento. Per esempio, il display secondario posto sul top del body della GFX 50S è finito per l’appunto sulla APS-C X-H1, adottato poi da Canon e Nikon sulle loro prime mirrorless full frame.

I detrattori del medio formato puntano sulla potenza risolutiva degli attuali sensori full frame, intorno ai 45 megapixel, quasi al limite, visto che quelli APS-C sono arrivati al massimo ormai con i loro 24-26 megapixel e coprono un’area che è la metà. Un sensore più grande, quindi, dispone di pixel con un’area più grande, a parità di numero totale. Poi, la gamma dinamica maggiore, minor rumore alle alte iso, profondità colore in bit migliore, possibilità di fotografare direttamente in raw con il ritaglio 35mm.
Differenze probabilmente impercettibili, ma con il beneficio di non essere al limite e con ampi margini di sviluppo, come potrebbe essere quello di implementare un sensore retro illuminato.

A chi ha rivolto la sua attenzione Fujifilm quando ha deciso di introdurre il medio formato? DPReview in occasione del CP+ 2018 ha avuto questa risposta:

According to our survey, 80% of users are non-professional, and 20% are professional. That was a surprise.
(https://www.dpreview.com/interviews/2745997071/fujifilm-interview-we-will-work-hard-to-keep-our-uniqueness)

Abbastanza chiaro, otto persone su dieci che hanno acquistato la Fujifilm GFX 50S non sono professionisti. Una dichiarazione sorprendente. Chi avrebbe infatti immaginato che una fotocamera medio formato diventasse popolare tra gli amatori, considerato comunque il costo che è più basso per il segmento, ma in linea teorica non per il target?
A tal riguardo, per capire meglio, Discorsi Fotografici Magazine ha deciso di rivolgere qualche domanda a Fujifilm Italia:

  1. Il medio formato Fujifilm è nato per intercettare principalmente i professionisti o prevedeva di coinvolgere anche e comunque gli amatori?
  2. La GFX 50S è stata venduta principalmente a fotografi non professionisti, persone cioè che fiscalmente non esercitano la professione di fotografo. In che misura il risultato delle vendite influirà sullo sviluppo del progetto? Verrà richiesto il parere dei professionisti o alcune caratteristiche verranno sacrificate per soddisfare altre esigenze?
  3. Cosa è piaciuto agli amatori di questa medio formato, cosa invece non ha convito i professionisti?
  4. Il sensore medio formato può realisticamente diventare il riferimento nel prossimo futuro o il 35mm continuerà a essere il privilegiato?

Guglielmo Allogisi, Electronic Imaging General Manager Fujifilm Italia ha risposto così:

Il progetto GFX medio formato è solo all’inizio del suo cammino. Come tutte le “strade nuove” non sono mai facili da percorrere, soprattutto se si parte dal pregiudizio che il medio formato sia riservato a super professionisti e a lavori prevalentemente fatti in studio. Ma a noi di Fujifilm sono sempre piaciute le “nuove vie da aprire”.

L’obiettivo è quello di cambiare le regole del gioco ed arrivare a soddisfare sia il professionista che l’amatore evoluto, permettendo a entrambi di usufruire del miglior sistema “sensore/processore” in ogni situazione, esattamente come oggi è usufruibile il sistema X.
I passi da fare e le evoluzioni di prodotto e di tecnologia sono già ampliamente previsti, cosi come la gamma di obiettivi a corredo, in grado di soddisfare tutte le esigenze.

 

 

Federico Emmi

 

Le immagini di seguito sono state scattate con una GFX 50S durante un Fujifilm Day da Federico Emmi: