Su una sola immagine: Gabriele Basilico – Beirut 1991. Salvare tutto

Nelle fotografie di Gabriele Basilico, in particolare quelle realizzate a Beirut nel 1991, la tecnica fotografica diventa linguaggio espressivo. Attraverso un’esposizione perfettamente bilanciata tra luci e ombre, Basilico riesce a “salvare” ogni dettaglio visibile, anche quelli celati. Questa attenzione rivela una volontà di preservazione e memoria, una scelta morale che trasmette rispetto e consapevolezza verso i luoghi devastati.

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Su una sola immagine: Caraibi (1996) di Mauro Raffini

La fotografia di Mauro Raffini cattura una parabola di movimento, mostrando due prospettive opposte: una caduta imminente e una traiettoria verso l’acqua. L’immagine gioca con la gravità, creando una tensione tra l’idea di pericolo e salvezza. Racconta l’indecisione della gravità e il movimento sospeso, trasformando l’istante in una riflessione sull’ambiguità del destino e sulla potenza dell’immagine.

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Tra scultura e fotografia: il dialogo tra materia e luce in Aurelio Andrighetto

Nel suo libro Tra scultura e fotografia, Aurelio Andrighetto esplora il legame tra scultura e fotografia, analizzando come luce e ombra influenzino la forma e la percezione. Attraverso gli esempi di Wildt, Rosso e Brâncuși, Andrighetto mostra come i due medium si intrecciano, rivelando una connessione profonda tra visione fotografica e creazione scultorea. La fotografia diventa un mezzo per leggere e reinterpretare la scultura.

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Saper vedere l’aureola. Da Robert Frank a Masaccio

“A Robert Frank adesso mando questo messaggio: tu sai vedere.” Jack Kerouac scrive nel 1958 una delle introduzioni più belle che siano mai state scritte per un libro fotografico. La scrive per “Gli Americani”, opera assoluta di Robert Frank (1924-2019), che segnò l’avvio della rivoluzione del genere del reportage, della narrazione degli Stati Uniti, del…

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Verso l’Ashram. Sulle orme di Lisetta Carmi

Non più di un’ora è durato questo soggiorno. Sul ritorno verso casa, coi tempi dettati più dalla distanza che rimaneva da percorrere che dalla vera voglia di restare, Cisternino è stata deviazione obbligata, una ricerca. Avevo trovato un’indicazione sul web di cosa stavo cercando, senza aver mai visto una fotografia, sentito una descrizione. Sapevo la…

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La fotografia e il mistero (I): Evgen Bavčar

Premessa alla prima serie dei Percorsi intitolata “La fotografia e il mistero”. Sono dell’opinione che uno dei grandi fattori che determinano il fascino della fotografia sia il suo porsi di fronte al mondo sempre come se questo fosse un’entità estranea con la quale dover fare i conti attraverso lo sguardo. Il fotografo, d’altronde, altro non…

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