Fotografica 2021. A Bergamo la fotografia indaga le periferie

C’è tempo fino al 7 novembre per visitare FOTOGRAFICA, Festival di fotografia di Bergamo, appuntamento biennale organizzato dalla sapiente e volenterosa Associazione FOTOGRAFICA, in collaborazione con il Comune di Bergamo e sostenuta da BCC Bergamo e Istituto per il Credito Sportivo.

Il focus dell’associazione è da sempre rivolto verso le storie senza voce dei grandi temi di attualità che, tradotte dagli occhi di grandi fotografi internazionali, creano un confronto sul territorio in sinergia con enti ed istituzioni, operanti nei medesimi ambiti sociali di attinenza ai temi stessi.

Fotografica – Associazione di Promozione Sociale

Sottolinea Daniela Sonzogni, presidente dell’associazione, “L’Associazione Fotografica crede fortemente in questo percorso culturale volto a coinvolgere e sensibilizzare il pubblico attraverso uno strumento di comunicazione potente ed universale quale è la fotografia. L’accoglienza straordinaria e le forti emozioni condivise nel corso delle precedenti edizioni ci fanno desiderare di costruire altri ponti e di cogliere importanti occasioni di Confronto attraverso le immagini ed il dialogo.”

Giunta alla sua terza edizione, dopo il forzato stop dovuto all’emergenza sanitaria di cui tutti siamo stati protagonisti, vede al centro il tema delle periferie con la traccia Fuori dal centro. Si affianca così ai precedenti OltreConfine ed EquilibrioSottile, rispettivamente uno sguardo sulle storie di migranti in fuga dal proprio paese ed un’analisi sul difficile tema del rapporto tra l’Uomo e l’Ambiente.

Fotografica Bergamo 2021

Ben dieci le mostre in programma in questa edizione. Sede principale di nove delle dieci mostre, resta il prezioso e suggestivo Monastero del Carmine a Bergamo Alta, importante edificio del XV secolo. Il Festival rappresenta così una opportunità di visitare un luogo poco conosciuto, che il Teatro Tascabile di Bergamo sta recuperando con un grande progetto di partenariato pubblico/privato. In questa cornice ideale trovano spazio le opere di fotografi contemporanei quali Bulaj, Faraci, Ramazzotti, Diffidenti, Alessi, Podavini, Bispuri, Ducke, Rota. Mentre lex-centrale elettrica Daste e Spalenga, divenuta sede di prestigio per le attività culturali della città dopo un intervento di riqualificazione, ospita la mostra di Gabriele Basilico, solo fino al 1 novembre.

Oltre alle fotografie molti sono gli eventi organizzati a supporto, come gli incontri con Mario Calabresi e Monica Bulaj, i workshop con Podavini e Bispuri, la conferenza “Periferia a Memoria”, la proiezione del docufilm “Baraccopolis” di Sergio Ramazzotti.

La periferia a cui fa riferimento il tema portante del festival è di certo un concetto ampio, nel quale rientrano le periferie urbane, ma non solo. Ad essere indagate dai fotografi in mostra sono soprattutto le periferie sociali e le condizioni umane ai bordi della vita normale. I progetti esposti raccontano le diverse declinazioni della parola periferia, metafora di luoghi e spazi lontani (eppure vicini), ma anche gli ignoti ed inaccessibili spazi dell’anima.

©Gabriele Basilico – Archivio Gabriele Basilico – Attraversare Bergamo 1998

Con “Bergamo”, Gabriele Basilico documenta le architetture e gli spazi della città lombarda con occhio attento e meticoloso, sottolineandone le relazioni, le contraddizioni e le assonanze. Un lavoro prezioso, frutto di studio e di una profonda analisi visiva, come spesso ci ha deliziato con i suoi lavori.

Monika Bulaj, fotografa e reporter documentarista, con “Broken songlines” si affida a segni, presenze e gesti, per costruire un atlante dei fuggiaschi, delle minoranze a rischio, dei nomadi e pellegrini in Europa, Asia, Africa, nei Caraibi e nei luoghi sacri condivisi.

Fotografica Bergamo 2021

Con “Physis”, il fotografo bergamasco Cristian Rota ci porta nei luoghi primitivi delle periferie del mondo, dall’Alaska alla Patagonia, dalle Svalbard a Hokkaido, dove la Natura opera indisturbata e dimostra tutta la sua forza, priva della presenza umana. Da vedere per comprenderne la profondità e la bellezza.

Silvia Alessi, anch’essa bergamasca, ritrae i popoli che abitano il Corridoio Wakhan, una delle periferie del mondo poste a 4 mila metri sul livello del mare. “Il Piccolo Pamir Afghano” è una raccolta di immagini che immortala una lunga striscia di terra larga pochi chilometri nell’Afghanistan nordorientale.

Fotografica Bergamo 2021

In “Baraccopolis”, Sergio Ramazzotti, uno dei fondatori dell’agenzia fotogiornalistica Parallelozero, ci offre uno sguardo intenso e forte su un fenomeno diffusissimo, le baraccopoli, che interessano da vicino anche le nostre periferie. Cantine, roulotte, automobili e baracche: non luoghi che sorgono al confine dei contesti urbani.

“L’altra faccia” Tra Verdellino, Zingonia e Ciserano di Giovanni Diffidenti racconta l’attività di Sguazzi Onlus, “A Beautiful Wave”. Le immagini catturano il lavoro di recupero dell’associazione su questo territorio tra il 2018 e il 2019 e descrivono il processo che ha coinvolto le Torri di Ciserano, documentando come erano appena prima e durante l’abbattimento.

Fotografica Bergamo 2021

Emile Ducke con “Diagnosis”, ci porta a bordo di un convoglio ospedaliero che attraversa l’entroterra russo, per offrire l’assistenza sanitaria a chi vive nelle più remote zone del paese.

Arrivano però da tre fotografi italiani i progetti più originali ed interessanti della rassegna bergamasca, riconosciuti e riconoscibili, che dimostrano come la fotografia contemporanea italiana goda di ottima salute, almeno nella sua declinazione reportage/documentaria.

Fotografica Bergamo 2021

Francesco Faraci con “Malacarne: Kids come first”, racconta i tre anni di ricerca a stretto contatto con i bambini di Palermo, costretti a crescere ed a formarsi in una situazione di disagio ed abbandono. Il fotografo siciliano ha saputo farsi apprezzare sia in patria sia all’estero, per la poesia e per la grande capacità comunicativa delle sue immagini.

Valerio Bispuri, riconosciuto per il suo “Encerrados”, lavoro lungo 10 anni sulle condizioni di vita dei detenuti nelle carceri sudamericane, a Bergamo porta “Prigionieri”, un’esplorazione del mondo delle carceri italiane ed una indagine sulla quotidianità e sull’invisibilità dei detenuti, per comprenderne le emozioni, i disagi, la solitudine e l’abbandono.

Fotografica Bergamo 2021

“MiRelLa” di Fausto Podavini è un lavoro lungo quattro anni, iniziato come uno studio sull’Alzheimer. Un racconto emotivo ed intenso di una sorta di periferia dell’anima: un non luogo che colpisce le persone indipendentemente dal proprio status. Una malattia che offusca i ricordi e cambia le persone inesorabilmente.

In definitiva questa edizione di Fotografica si dimostra un festival raccomandatissimo, ricco di grandi nomi e di progetti di assoluto valore, che trattano argomenti di attualità in modo originale e sempre efficace. Un altro esempio dell’importante ruolo comunicativo ed espressivo che riveste la fotografia all’interno di questa nostra, problematica, società. Un plauso a chi non smette di crederci e continua ad investire energie e forze per supportare questo concetto.

Mirko Bonfanti

https://fotograficafestival.it/

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