Fujifilm è un nome strettamente associato alla fotografia, quella delle pellicole, quella della stampa, quella digitale. D’altra parte, nell’intervista a Kunio Aoyama – General Manager of FEIE EU Division, avevo chiesto “Secondo lei, gli utenti scelgono Fujifilm per la sua tecnologia avanzata o per la sua dedizione all’arte della fotografia?” e la sua risposta fu: “È una domanda affascinante. In Fujifilm non ci percepiamo solo come un marchio di fotocamere, ma come un marchio di fotografia.” La fotografia, ma sarebbe corretto parlare di immagine in senso ampio, è la priorità per Fujifilm. Una filosofia aziendale che mette al primo posto ciò che vediamo rispetto al mezzo con il quale è stato realizzato. È così per le pellicole, è così per le stampe che sfruttano la tecnica all’alogenuro di argento, lo è per le fotocamere digitali, lo è addirittura per i dispositivi utilizzati in ambito medico, senza ovviamente dimenticare la gamma instax. Lo è anche per il video professionale, cinematografico, dove Fujifilm ha dimostrato un impegno crescente, proponendo diverse soluzioni, non solo per le proprie macchine, ma anche per quelle di marchi diversi. È un settore di cui si parla poco, lontano dalle eterne discussioni su quale prodotto o marca cosa sia meglio o peggio, ma che vale la pena conoscere, almeno per dovere di cronaca.
Diamo il benvenuto a Francesco Spisti, Sales & Marketing Manager – Imaging Solution & Recording Media, al quale chiediamo di presentarsi al pubblico relativamente al ruolo che occupa in Fujifilm Italia.
In Fujifilm Italia mi occupo della parte Sales & Marketing anche dei prodotti Optical Devices; quindi, di tutti quei prodotti raggruppati sotto il cappello delle ottiche professionali. Come ottiche professionali Fujifilm intende sia obiettivi cinematografici, sia obiettivi per gli studi televisivi, ma anche quelli specifici dei sistemi di videosorveglianza, ossia per le produzioni industriale, relativamente a tutti i vari controlli di qualità, ai sensori che possono essere inseriti sulle linee di produzione, oltre ai binocoli e, non ultimo, i proiettori.
Si parla molto di Fujifilm in riferimento alla fotografia, meno per il video professionale. Ti chiediamo di definire innanzi tutto l’utenza a cui Fujifilm si rivolge con i suoi prodotti.
Fujifilm ha conservato nel corso degli anni una presenza salda nel mondo fotografico professionale, come hai giustamente evidenziato. Eppure, negli ultimi tempi, attraverso alcuni prodotti presentati al mercato, come ad esempio X-H2S, il connubio fotocamera Fujifilm e ottica Fujinon, cioè il brand delle ottiche professionali di Fujifilm, ha permesso un crescendo di potenzialità e di opportunità anche in ambito video professionale. Riteniamo importante suddividere il mondo video in tre segmenti distinti.
Il primo è quello dei video “avanzati”, nel quale rientra una macchina della Serie X, eventualmente accompagnata da un obiettivo fotografico come XF18-120mmF4 LM PZ WR, appositamente progettato per il video e dotato della tecnologia Power Zoom, per garantire un autofocus fluido durante le riprese. Nella gamma di obiettivi Optical Devices, ci sono gli MKX, ottiche cinematografiche con attacco X, che rappresentano una soluzione completa Fujifilm in ambito video.
Il secondo segmento, video professionale, è rappresentato da un altro punto di forza di Fujifilm, vale a dire il large format GFX. Questa alternativa consente di avvicinarsi notevolmente all’esperienza cinematografica, dal momento che il medio formato fotografico, il large format FUJIFILM, è comunque più grande del largo formato del cinematografico. Per questa ragione, è possibile avere una tridimensionalità e degli aspetti molto specifici in ambito video, abbinando un’ottica professionale, come può essere una Premista, un’ottica sempre dell’Optical Devices, ma specificatamente dedicata al large format e al sensore della GFX.
Infine, il terzo segmento che è quello più cinematografico, permettimi di dire puro perché quei brand che in ambito fotografico possono essere dei nostri competitor, in ambito video professionale, utilizzando le ottiche Premista, XK, HK, Cabrio, diventano di fatto dei partner. Infatti, l’attacco PL permette di montarle su diverse camere, come ad esempio prodotti Sony, Red o di tutti i diversi main player in ambito cinematografico.
Entriamo nel dettaglio e parliamo delle diverse proposte per il mondo video professionale: Serie Premista, Serie HK Premier, Serie ZK Cabrio, Serie XK Cabrio e infine Serie MK.
In ambito video professionale, parliamo di ottiche dedicate al cinema, siamo sempre stati molto concentrati sul sensore Super 35mm. Questo sensore per diverso tempo è stato il punto di riferimento, fino all’arrivo di diverse fotocamere large format che hanno avuto un buon successo nell’utilizzo cinematografico. Detto questo, le nostre ottiche, a esclusione del range Premista, sono tutte quante dedicate all’ambiente Super 35mm, al sensore Super 35mm, a partire dalla Serie MK, che rappresenta il primo livello dell’offerta in ambito cinematografico. Sono vendute per diversi attacchi, compreso quello RF, dedicato a Red Komodo e a Canon C70 e R5C. Abbiamo in gamma anche l’attacco E-Mount per il Super 35mm di Sony che principalmente, fino a all’uscita della FX30, si era concentrata più sul Full Frame; quindi, tornando anche sul Super 35mm, ciò ha di fatto consentito alle nostre ottiche di rappresentare il connubio perfetto per l’ambiente Sony. Serie MK per E-Mount, ma abbiamo anche MK per le Micro 4/3, quindi per Olympus e Panasonic. Infine, ci sono le MKX, come detto, dedicate al nostro mondo, quindi alla Fujifilm Serie X.
Dopo di che saliamo di fascia con le diverse soluzioni Cabrio: XK, ZK e HK, ognuna con delle particolarità molto importanti. Per esempio, la XK Cabrio è un’ottica che, nonostante sia uscita da diversi anni, al centro riesce a risolvere sopra i 20K, vuol dire che utilizzandola in combinazione, diciamo, con la Black Magic 12K è possibile fare una ripresa di alto livello con un’ottica e una camera di fascia media. Oltre a questa, nello specifico è un 20-120 con apertura T3.5 costante su tutta la lunghezza focale, che possiamo considerare un’ottica tuttofare, proponiamo lenti obiettivi leggermente più luminosi come la Serie ZK con apertura, T2.9, o la Serie HK con l’apertura T2; questi ultimi sono gli obiettivi più luminosi che commercializziamo. Dopo il Super 35mm, abbiamo nella nostra gamma la Serie Premista, pensata per sensori large format. L’offerta è composta da tre obiettivi: il 28-100 T2.9, il 80-250mm T2.9-3.5 e 19-45mm T2.9.
Il range di prezzo?
Partiamo dalle MK dove siamo più o meno sui 4.000 euro al pubblico, fino ad arrivare ai 40.000 euro ad ottica della Serie Premista. C’è da dire però che le ottiche della Serie HK con apertura T2.0 sono quelle più costose che abbiamo nella nostra offerta e hanno un prezzo che supera i 40.000 euro. Chiaramente, in questo momento, il mercato video sta spingendo molto sul large format, ma alcuni main player all’interno del mercato cinematografico hanno presentato camere Super 35mm molto performanti che presentano interessanti opportunità per tutto il range di ottiche cinematografiche Fujinon.
Qualche titolo di film famoso?
Abbiamo fatto diversi film molto famosi. Partiamo da Avatar fino all’ultimo Top Gun, realizzati con le Cabrio e con le Premista, utilizzate per tutte le riprese a terra o sulle navi. Diverse produzioni molto importanti hanno scelto la qualità Fujinon per le loro riprese.
Negli ultimi anni le macchine fotografiche hanno potenziato la parte video, offrendo caratteristiche che sembrano avvicinarsi al Broadcasting e al cinema. È così o le differenze sono molto marcate?
Esatto, negli ultimi anni c’è stato un merge tra la parte fotografica e quella video, oggi le definiamo fotocamere ibride, cioè macchine fotografiche sempre più performanti anche in ambito video. Tra queste, per esempio, ci sono la Fujifilm X-H2S e X-H2. Queste due fotocamere condividono alcune caratteristiche, ma principalmente si differenziano per il sensore. X-H2S ha un sensore Stacked che in ambito video è molto più apprezzato perché elimina, o comunque va a risolvere determinate problematiche, offrendo delle peculiarità determinanti in ambito video, arrivando anche a una risoluzione di 6.2K.
Per quali produzioni, secondo te, è necessario acquistare ottiche dedicate per il video?
Ci sono differenze sia nel campo della fotografia che in quello cinematografico. Se parliamo di obiettivi, è chiaro che se optassimo per uno come XF18-120mmF4 LM PZ WR, da solo questo copre in gran parte le lunghezze focali dell’MK, poiché comprende tutto il 18-55 e gran parte del 50-135. Senza dubbio, il 18-120 è versatile perché evita di cambiare obiettivi, ma al contempo in ambito video ci sono delle sfumature dove si potrebbe non trarre vantaggio dall’utilizzo dell’ottica fotografica, o addirittura limitarne il potenziale. Gli obiettivi della serie MK o comunque altri più specificatamente cinematografici, essendo manuali, offrono un controllo totale, facendo emergere ulteriori sfumature. Si possono ottenere effetti come primi e secondi piani, flare e altre caratteristiche che contribuiscono a definire l’atmosfera cinematografica, piuttosto che quella più professionale del video. Detto questo, un videomaker, che spesso opera da solo come un “One man show”, può certamente sfruttare entrambe le opzioni.
Federico Emmi