ISO automatici, roba da dilettanti?

Negli ultimi tempi, con il proliferare di reflex digitali anche a basso costo, si è anche diffusa la cattiva abitudine di andare a verificare pixel per pixel se il nostro scatto sia “perfetto”; come se una volta, quando si stampava da pellicola, il fotografo si mettesse a verificare con una lente tutti i pezzettini di immagine.

Una delle cose che più fanno paura al giorno d’oggi è il rumore termico, guai a scattare sopra una certa ISO per vedere poi alcuni pixel cambiare colore attraverso un ingrandimento del 400%. I forum e i siti di fotografia sono zeppi di discussioni sul rumore, e anche io spesso mi sento chiedere da chi vuole imparare o da amici fotografi se il tale modello di macchina se la cava bene col rumore.

Fermo restando che molto spesso questo rumore, seppur presente sul file, in fase di stampa proprio non si riesce a vedere, ricordo a tutti che esistono ottimi software per la rimozione del rumore sia stand alone che come plugin di programmi di fotoritocco.

E’ noto che il rumore termico aumenta all’aumentare della sensibilità: aumentando gli ISO, magari per scattare con poca luce, inevitabilmente si introduce rumore, soprattutto sui sensori più piccoli zeppi di megapixel quali ad esempio quelli delle compatte. Ultimamente le reflex digitali offrono la possibilità di far scegliere alla fotocamera gli ISO in base ai parametri di diaframma e tempo impostati dall’utente; questo introduce quindi una terza componente nella scelta dei parametri, una volta bastava solo apertura e tempo ed oggi si aggiunge anche la sensibilità, visto che possiamo cambiarla in ogni momento.

Questo automatismo all’inizio fece stracciare le vesti ai fanatici del rumore, sui forum si leggeva roba del tipo: “Non userò mai gli ISO automatici, che ne so poi se la mia fotocamera ne sceglie 1600 e la mia foto viene inghiottita dal rumore?”

Sulla mia D300s, come su molte altre, questo automatismo può risultare invece vincente in molti casi. Uno per tutti: la foto allegata è stata scattata durante una partita di baseball a cui ho assistito in Agosto, per quanto ci fossero i riflettori avevo bisogno di un tempo breve di esposizione per catturare l’azione, ma allo stesso tempo non volevo scattare tutte le foto a 3200 ISO (sì, anche a me piace evitare il rumore se possibile…), così ho scelto l’automatismo, e devo dire che lasciando questo parametro alla fotocamera (e non dovendolo cambiare quindi a mano ogni volta) mi sono potuto concentrare sull’azione.

La foto è a 3200 ISO, se avessi avuto paura del rumore non avrei mai catturato un momento importante come quello, perciò non lasciate che nulla si frapponga fra voi e lo scatto, nemmeno il terribile rumore termico…

Silvio Villa