Kodak: un passo avanti e due indietro?

Nello stretto giro di 3 anni Kodak ha ri-presentato tre pellicole dismesse. Stiamo parlando della diapositiva colore Kodak Ektachrome famosa anche per alcuni film realizzati con essa come Three Kings e Inside Man oltre che per essere stata caricata nella fotocamera della maggior parte dei reporter del National Geographic insieme ad un altro pezzo da 90 come la defunta Kodakchrome .

Dismessa una decina di anni fa e riproposta prima in formato 35 mm e poi, dati gli incoraggianti successi di vendita prodotta anche in formato 120.  A ruota segue anche il ritorno di una vecchia gloria dell’alta sensibilità in bianco e nero: la Kodak TMAX P3200  in formato per ora Leica, adatta ai “tiraggi” verso alta sensibilità e diretta concorrente della più ruvida Ilford DELTA 3200. 

Inspiegabilmente poi un cambio di direzione: i prodotti chimici cominciano a dare problemi di shelf life e di difetti in fase di sviluppo e stampa. Inoltre la la divisione chimica  viene venduta a una sconosciuta holding cinese tale SINO PROMISE che dovrebbe fare le veci della ex Tetenal tedesca. 

Nel frattempo centinaia di clienti lamentano problemi di approvvigionamento e i concorrenti come Adox in Germania non stanno a guardare e sono già sul punto di sfornare prodotti equivalenti, già in fase di testing avanzato, per accaparrarsi la fetta di clienti scontenta da questo cambio di direzione. 

Mentre il mercato della fotografia analogica è in lenta e costante crescita, dove alcune vecchie glorie stanno pensando ad un rientro in pompa magna, mamma Kodak sul più bello ci lascia un po di amaro in bocca. 

Enrico Fonso