Obiettivo Italia: Un Viaggio Empatico nel Cuore della Nostra Identità Fotografica

L’8 e il 9 dicembre hanno rappresentato un’occasione straordinaria per gli appassionati di fotografia e coloro che desiderano immergersi nella ricchezza culturale dell’Italia. La Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF) ha celebrato il suo 75° anniversario a Torino con “Obiettivo Italia”, un’installazione video che, attraverso migliaia di ritratti, cattura l’anima della società italiana del ventunesimo secolo. L’installazione è stata inaugurata venerdì 8 dicembre alle ore 17 nella sala immersiva di Gallerie d’Italia, piazza San Carlo 156, e rimasta aperta al pubblico fino al 10 dicembre.

L’idea di “Obiettivo Italia” nasce dalla volontà della FIAF di immortalare visivamente la diversità e la ricchezza della nostra società. In un’epoca in cui la distanza geografica può separare gli italiani nel mondo, questa installazione offre un ponte virtuale per connetterci alle radici e alla complessità della nostra identità nazionale.
Da italiana all’estero, ho osservato questo progetto con un misto di nostalgia e gratitudine. Le immagini raccolte attraverso i circoli fotografici FIAF diventano un viaggio visivo nella quotidianità degli italiani, attraverso le storie incise sui volti di coloro che compongono la nostra straordinaria nazione.

Il ritratto, cuore pulsante di questa iniziativa, assume una profondità unica. Ogni sguardo, ogni sorriso, racconta una storia unica, suscitando la domanda: “Dove vivono, cosa fanno e cosa sognano gli italiani di oggi?”. Attraverso la lente della fotografia amatoriale, siamo invitati a riflettere sulla nostra società, abbracciando la sua diversità come una forza, non una debolezza.
Ognuno di questi ritratti è un tassello di una storia complessa, un frammento di vita che racconta di successi e fallimenti, di paure e speranze, di dolori e felicità. Dietro ogni sguardo si cela forse un viaggio unico, un percorso attraverso confini geografici, culturali e personali. Questi protagonisti sono portatori di una ricchezza umana straordinaria, e i loro volti riflettono la storia viva dell’Italia in continua evoluzione.
In ogni espressione ritratta, si scorgono le tracce di una lotta quotidiana, di una ricerca di identità e appartenenza. La fotografia diventa uno strumento che cattura l’anima di una comunità, rivelando il tessuto connettivo che unisce storie di singoli individui in una narrazione corale di appartenenza all’Italia.

E ho pensato quindi alle esperienze di chi ha deciso di cercare fortuna oltre i confini nazionali. I volti diventano le testimonianze tangibili di una nazione che oscilla fra declino e trasformazione, nella dualità di un paese che talvolta può sembrare feroce verso se stesso, ma che al contempo è caratterizzato da slanci di generosità e da un patrimonio culturale immenso.
La domanda su dove vadano gli italiani all’estero si trasforma allora in un’indagine profonda sulla loro resilienza, sulla capacità di adattamento e sulle sfide che affrontano. Cosa fanno diventa una riflessione su come ognuno contribuisca in modo unico alla società in cui si trova, portando con sé il bagaglio di una cultura millenaria. Cosa sognano diventa il motore che li spinge a superare i confini e a perseguire le proprie aspirazioni, portando con sé l’essenza di un’Italia che continua a ispirare anche al di là dei confini nazionali.

E allora potremmo immaginare una storia corale di un’Italia in transizione, con tutte le sue sfaccettature, una narrazione che abbraccia la complessità umana e riflette il costante equilibrio tra la fragilità e la forza di una nazione. Ogni volto, ogni storia, contribuisce a dipingere un ritratto vibrante e mutevole di un paese che, nonostante le sfide, continua a evolversi, mantenendo viva la sua identità nel mondo. Siamo testimoni di un mosaico umano che celebra le differenze e, al tempo stesso, sottolinea ciò che ci unisce. La partecipazione attiva dei circoli fotografici FIAF in tutto il paese è un esempio di come la passione per la fotografia possa fungere da collante, creando un ponte tra le diverse comunità italiane. Come ambasciatori della nostra cultura all’estero, c’è un desiderio innato di mantenere un legame tangibile con il nostro paese di origine, e “Obiettivo Italia” diventa un mezzo prezioso per colmare questa distanza.

Questi due giorni di eventi a Torino, sono stati dunque un’opportunità unica per abbracciare la storia e il futuro della fotografia amatoriale italiana. La mostra retrospettiva “75° anniversario FIAF” e la conferenza celebrativa uno sguardo approfondito sulla crescita della Federazione e sulla fotografia italiana nel corso dei decenni. In particolare, la conferenza “Intelligenza artificiale nella fotografia amatoriale italiana” ha affrontato le sfide e le opportunità che la tecnologia offre al nostro modo di catturare il mondo. Un momento di riflessione sulla creatività, sull’etica e sul diritto legati all’evoluzione della fotografia. Il presidente della FIAF, Roberto Rossi, invitando tutti gli appassionati di fotografia a unirsi a questo straordinario evento, ha dichiarato con orgoglio che “Obiettivo Italia” è un tributo collettivo alla nostra società un’esperienza emozionante e rivelatrice.

“Obiettivo Italia” si è presentata infatti come un’opportunità imperdibile per tutti coloro che desideravano immergersi nell’anima pulsante della società italiana, attraverso gli occhi e gli obiettivi di migliaia di fotografi appassionati. La mostra, le conferenze e le premiazioni hanno offerto uno sguardo approfondito sulla storia e il futuro della fotografia amatoriale italiana a tutti gli amanti della fotografia, ma anche chi era semplicemente curioso di scoprire il volto autentico e variegato dell’Italia contemporanea.

Mariantonia Cambareri