“Tina Modotti. Donne, Messico, Libertà” a Palazzo Ducale

Dall’otto aprile al nove ottobre 2022 a Palazzo Ducale a Genova è ospitata la mostra “Tina Modotti. Donne, Messico e Libertà” dopo il grande successo ottenuto al Mudec Photo di Milano.

La splendida cornice di Palazzo Ducale accoglie un centinaio di fotografie, stampe originali ai sali d’argento degli anni ’70, realizzate a partire dai negativi di Tina che Vittorio Vidali, il suo ultimo compagno, consegnò a Riccardo Toffoletti. Quest’ultimo giocò un ruolo determinante nella riscoperta dell’arte di una fotografa considerata oggi tra le più grandi interpreti dell’avanguardia artistica del secolo scorso e diventata un simbolo di impegno civile e politico.

Il racconto visivo abbraccia l’intenso e breve percorso di Tina dipanandosi in un intreccio fatto di incontri, rivoluzioni, ideologie, sguardo agli ultimi.

Incontriamo Tina agli esordi, dietro l’obiettivo con il suo mentore e poi compagno, il fotografo americano Edward Weston. Dal suo stile si discosta presto trovando un suo scatto inconfondibile, personale e soprattutto moderno. Ecco, Tina è una donna che non pare essere nata nel 1896 perché non solo è uno spirito libero, anticonvenzionale, ma è anche sempre coerente con questa sua natura anticonformista e creativa che si tratti di arte, di stile di vita o di amori.

La decisione di andare in Messico e prendere parte alla particolare temperie culturale che vive il paese, sia per la fase post rivoluzionaria, sia per la frequentazione di intellettuali e pittori di avanguardia come Frida Kahlo o David Alfano Siqueiros offre a Tina l’occasione di vivere quegli anni messicani con assoluta libertà di pensiero e con passione. Costretta a lasciare il Messico perché accusata di aver preso parte nel 1929 a un attentato ai danni del Presidente e non disposta a rinunciare alle sue idee politiche, come richiesto dagli Stati Uniti, si rifugia in Germania, in Russia impegnata per il partito comunista e poi in Spagna, durante la guerra. Qui offre il proprio contributo nel prestare aiuto alle vittime, in modo particolare a quelle più indifese, i bambini. Abbandonando sempre più l’arte a favore della vita, Tina riesce a tornare in Messico negli ultimi anni della sua vita, rimanendo accanto a Vittorio Vidali.

Assunta Adelaide Luigia Modotti Mondini muore prematuramente a soli 46 anni per un attacco cardiaco.

Tina ha dedicato alla fotografia soltanto sette anni della sua vita per darsi alla vita stessa che sentiva come impegno civile e sociale, mai dimentica della bambina che fu, costretta a lasciare il suo amato paese e l’Italia per sfuggire alla povertà. Emigrata negli Stati Uniti non sfrutta la sua bellezza in una facile carriera da attrice, preferisce

concentrarsi sullo studio e far germogliare le sue doti artistiche.

La libertà in Tina è coerenza, impegno e passione. L’esposizione a Palazzo Ducale racconta una delle più grandi fotografe dei primi decenni del XX secolo e la sua militanza di vita.

La mostra è promossa da Fondazione Palazzo Ducale, Regione Liguria, Comune di Genova, prodotta da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, a cura di Biba Giacchetti , in collaborazione con Sudest e realizzata con il contributo del Comitato Tina Modotti.

Dove: Palazzo Ducale, Piazza Giacomo Matteotti, 9 Genova.

Quando: 8 aprile- 9 ottobre 2022

Orari: lunedì 14.00-19.00

venerdì 10.00-21.00

martedì, mercoledì, giovedì, sabato, domenica e festivi 10.00-19.00

Biglietti: 12,00 € intero/ 10,00 € ridotto

Web: palazzo ducale.genova.it

Foto di copertina:

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Tina Modotti
Le mani del marionettista
Anno: 1929, Messico
© Tina Modotti