Le nubi non fanno paura

Dal momento che buona parte della fotografia consiste nello sfruttare al meglio le luci che ci vengono fornite dall’ambiente naturale o artificiale, crescere nell’abilità fotografica significa anche rendersi conto di come intorno a noi i fasci luminosi possano aiutarci a compiere lo scatto desiderato.

Di sicuro una bella giornata di sole stimola la voglia di uscire e fotografare, ma anche chi è alle prime armi sa che le ore migliori di una giornata serena sono quelle lontane dalle ore centrali della giornata, quando il sole è a picco e si creano forti contrasti tra zone di luce e zone d’ombra; meglio quindi alzarsi presto all’alba o attendere il tramonto. Spesso mi capita di sentire persone che non fanno fotografie durante i giorni nuvolosi, o che comunque si lamentano della “brutta” luce di quei giorni, quando tutti i colori sono appiattiti e le foto non risultano eccezionali.

Ma, anche in fotografia, le cose troppo ovvie non sono quasi mai vere; bisogna pensare alle nubi come ad un enorme diffusore di luce, non è vero che ce ne è di meno, è solo più diffusa, e questo può dar luogo a scatti eccezionali. Rimando a voi la ricerca di foto fatte dai migliori al mondo in condizioni di nuvolosità, qui voglio solo commentare il mio modesto contributo attraverso lo scatto della Statua della Libertà allegato all’articolo: quel giorno era nuvoloso, i colori erano piatti, ma le nubi hanno permesso alla luce di raggiungere in maniera diffusa e uniforme tutte le pieghe e i dettagli della statua, evitando ombre fastidiose e restituendo ad ogni particolare un peso equo; non meno importante, il cielo grigio chiaro ha permesso alla conversione in bianco e nero di dare risalto alla statua, un cielo più saturo avrebbe posto uno sfondo grigio più scuro che non avrebbe restituito l’effetto di isolamento del soggetto principale.

Come potete vedere quindi, non avete più scuse per non prendere la fotocamera in un giorno grigio e dare sfogo alla vostra creatività!

Silvio Villa