Canon, Coral Spawning Lab e Nature Seychelles insieme per salvare le barriere coralline

Canon EMEANature Seychelles e il Coral Spawning Lab (CSL) uniscono le forze per la creazione di un laboratorio innovativo per la riproduzione dei coralli nell’Oceano Indiano Occidentale. Un progetto senza precedenti, che unisce tecnologia, scienza e impegno ambientale, per ripristinare e proteggere le barriere coralline dagli effetti devastanti del cambiamento climatico. 

Inaugurato a giugno 2025, il progetto, volto a salvaguardare gli ecosistemi marini delle Seychelles, punta su un nuovo approccio alla rigenerazione del corallo, basato sulla riproduzione assistita in laboratorio e supportato dalle più avanzate tecnologie di imaging.

Canon contribuirà sia finanziariamente, sostenendo la costruzione e la gestione del laboratorio, sia dal punto di vista tecnico, fornendo attrezzature fotografiche all’avanguardia per documentare, monitorare e comunicare ogni fase del processo. I dati raccolti potranno essere utilizzati per scopi didattici, scientifici e di sensibilizzazione.  

Il laboratorio, primo nel suo genere nella regione, farà da supporto al programma ARC – Assisted Recovery of Corals promosso da Nature Seychelles: un impianto di acquacoltura del corallo a terra dove sarà possibile studiare nel dettaglio i tempi di riproduzione, la crescita post insediamento e la sopravvivenza del corallo, grazie anche alla fotomicrografia, la fotogrammetria e la produzione di immagini e video di alta qualità. 

Il Coral Spawning Lab, un team di ricercatori con sede nel Regno Unito, avrà il compito di costruire l’impianto e formare gli operatori locali per la sua gestione.

A differenza del tradizionale metodo del coral gardening, che prevede la coltivazione di frammenti prelevati dalle barriere esistenti e la loro successiva reintroduzione in mare, questo nuovo approccio punta a creare una vera e propria banca genetica di coralli resilienti, capaci di sopravvivere alle sempre più frequenti ondate di sbiancamento legate all’aumento delle temperature oceaniche. La diversità genetica diventa quindi la chiave per costruire barriere più forti e durature.

Al momento, stiamo essenzialmente clonando i coralli, creando barriere con individui geneticamente identici”, spiega Nirmal Shah, CEO di Nature Seychelles. “Ma l’evoluzione si nutre di diversità. Grazie alla collaborazione con Canon e alle competenze di Coral Spawning Lab possiamo ottenerla, riproducendo coralli e creando una banca genetica di specie resilienti. E allo stesso tempo la tecnologia Canon ci permetterà di documentare il processo e elaborare strategie di conservazione più efficaci che cambieranno il modo in cui proteggiamo e rigeneriamo questi ecosistemi (…) La collaborazione con Canon non riguarda solo il ripristino delle barriere coralline, ma anche la salvaguardia del futuro delle Seychelles.”

Il coinvolgimento di Canon in questo progetto rientra nel suo impegno più ampio a favore della sostenibilità ambientale attraverso la sua tecnologia di imaging, dalle fotocamere ai satelliti, per sostenere la ricerca e la biodiversità. 

Anche Jamie Craggsbiologo marino e cofondatore del Coral Spawning Lab, sottolinea il potere delle immagini: “CSL si è sempre spinto oltre i limiti della scienza della riproduzione dei coralli. Avendo lavorato in precedenza come cameraman subacqueo, conosco il potere delle immagini per comunicare concetti scientifici complessi e ispirare l’azione. Con Canon possiamo condividere con il mondo la bellezza e la fragilità delle barriere coralline.” 

La nostra collaborazione con Nature Seychelles e Coral Spawning Lab”dichiara Peter BraggSustainability and Government Affairs Director di Canon EMEA, “dimostra il nostro impegno per la tutela della biodiversità. La nostra tecnologia di imaging e l’esperienza maturata nel settore possono avere un ruolo determinante nella costruzione di un futuro più sostenibile. Fornendo strumenti per vedere, comprendere e condividere la storia delle barriere coralline, speriamo di sensibilizzare il pubblico e consentire alle comunità di proteggere questi ecosistemi vitali per le generazioni future.” 

Una collaborazione che nasce su un’isola, ma che riguarda tutti noi. 

Silvia Dona’