Il recente aggiornamento di Capture One, rilasciato da Phase One nella versione 12, rende questo software sempre più vicino ai più noti strumenti di postproduzione, con un occhio ancora di più rivolto verso gli utenti Fujifilm e Sony, che spesso lamentano carenza di funzioni specifiche per i file raw prodotti dalle proprie fotocamere.
Secondo il produttore, l’interfaccia utente modernizzata dovrebbe rendere più facile iniziare a utilizzare il software e offrire agli utenti più opzioni di personalizzazione. Gli sviluppatori hanno ridisegnato icone e simboli degli strumenti, modificato le dimensioni dei caratteri e raggruppato le voci di menu. Inoltre, i menu delle versioni Mac e Windows sono stati riadattati.
Nuove maschere di luminanza, che facilitano il mascheramento utilizzando la luminosità dei pixel, possono essere regolate e modificate e trasferite ad altre immagini. Le maschere di progressione lineare sono modificabili, mobili e ruotabili. Con il nuovo motore parametrico di mascheratura sono possibili rapidi aggiustamenti di dimensioni, forma e simmetria delle maschere. Lo stesso vale per le maschere a flusso radiale. Sono inoltre disponibili ulteriori opzioni per le maschere di cronologia.
Il sistema di plug-in è basato su un nuovo SDK Capture One, che può essere utilizzato per sviluppare estensioni e flussi di lavoro. Come esempio, Phase One menziona compiti comuni come la condivisione e l’invio di file a ritoccatori esterni e l’apertura di immagini in altre applicazioni. Il produttore ha ampliato il supporto per le fotocamere Fujifilm, anche per il comparto video. In questo modo, le simulazioni di pellicola interne alla fotocamera possono ora essere applicate anche in Capture One. In totale, sono ora supportate più di 500 telecamere e i profili di correzione di più di 500 obiettivi.
Disponibile in diverse versioni: Capture One Pro 12 supporta fotocamere di diversi produttori, Capture One Pro Sony 12 e Capture One Pro Fujifilm 12 offrono il supporto file solo per il rispettivo produttore.
Silvio Villa