Che Guevara tú y todos al Museo Civico Archeologico di Bologna.

Ancora poche settimane per visitare CHE GUEVARA tú y todos: fino al 30 giugno 2025 al Museo Civico Archeologico di Bologna, un viaggio immersivo nella vita, nei pensieri e nei sentimenti di Ernesto Che Guevara, icona della rivoluzione del Novecento.
La mostra, ideata e realizzata da Simmetrico Cultura, è curata da Daniele Zambelli, con la collaborazione di Camilo GuevaraMaria del Carmen Ariet Garcia e Flavio Andreini. È prodotta da Alma e dal Centro de Estudios Che Guevara de L’Avana, che custodisce l’archivio personale del Che (riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio della Memoria del Mondo). Il progetto è patrocinato dal Comune di Bologna e realizzato con il contributo dell’Università degli Studi di Milano, dell’Università IULM e del Settore Musei Civici di Bologna.

La mostra CHE GUEVARA tú y todos si propone di superare l’immagine stereotipata dell’eroe rivoluzionario chiuso nella sua rigidezza per rivelare l’uomo. Permette di scoprire Guevara non solo come rivoluzionario e guerrigliero ma anche come padre, amico, marito innamorato e figlio devoto. Le sue parole, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà, rivelano un uomo guidato da un forte senso si giustizia sociale ma attraversato da dubbi, contraddizioni e amare riflessioni” spiega Daniele Zambelli. 

Attraverso oltre 2.000 documenti originali, tra lettere, diari, fotografie scattate dallo stesso Guevara, immagini ufficiali e private, scritti autografi e filmati d’epoca, il pubblico è invitato a ripercorrere la vita e il pensiero di Ernesto Che Guevara: dalla giovinezza in Argentina ai viaggi in America Latina, dall’incontro con Fidel Castro alla rivoluzione cubana, fino all’ultima missione in Bolivia, dove fu catturato e ucciso nel 1967.

Il percorso espositivo si sviluppa su tre livelli narrativi: il contesto storico-politico, utile a comprendere gli scenari internazionali in cui Che Guevara ha operato, riscostruendo la storia di Cuba dal 1492 fino al 1952, anno in cui ha inizio la dittatura di Batista, per poi intrecciarsi con i grandi eventi internazionali che hanno influenzato la storia del Novecento; la biografia pubblica, che documenta le battaglie politiche del Che, le sue riflessioni su economia, educazione e rivoluzione; e la dimensione privata, la più intima e toccante, che rivela l’uomo dietro il mito, con tutte le sue fragilità, emozioni e contraddizioni. 

La narrazione inizia con quattro album interattivi sfogliabili, che ricostruiscono le tappe della giovinezza di Ernesto, i suoi primi viaggi in motocicletta in America Latina e la sua presa di coscienza sociale. Oggetti simbolici come la bicicletta originale usata da Guevara in Argentina e una Norton “Poderosa II” d’epoca completano questo racconto.

Un momento simbolico del percorso è rappresentato da una “linea gialla” che segna il punto di non ritorno della vita del Che: superandola, il visitatore entra nel cuore del processo rivoluzionario, attraversando una parete fatta di fasce mobili, su cui scorrono immagini patinate degli anni 50. All’avvicinarsi, queste immagini si dissolvono, lasciando spazio alla dura realtà sociale dell’America Latina: povertà, denutrizione, malattie e ingiustizie sociali. 

Segue la sezione dedicata agli anni della guerriglia contro la dittatura di Batista, tra lotta armata, scuole rurali, assistenza ai feriti (e ai nemici) e condizioni di vita disumane. Ogni periodo è accompagnato da una timeline degli eventi internazionali per contestualizzare l’azione del Che all’interno della storia mondiale. 


La mostra documenta anche gli incarichi istituzionali ricoperti da Guevara dopo la liberazione di Cuba nel 1959e le sue riflessioni sul futuro del socialismo. Ampio spazio è dedicato all’internazionalismo, con la missione in Congo e la lettera d’addio a Fidel:

Altre sierras nel mondo reclamano il contributo delle mie modeste forze (…) È arrivata l’ora di separarci” 

Lettere alla moglie, ai figli e ai genitori rivelano un ritratto personale e profondo: 
così è stato, per gran parte della mia vita: sacrificare gli affetti per ideali più alti; e pensare che la gente crede di avere a che fare con un robot senz’anima!” 

A conclusione del percorso, i visitatori possono sfogliare digitalmente il diario boliviano del Che fino all’ultimo girono, l’8 ottobre 1967, quando fu catturato. Fu ucciso il giorno successivo. 

Il percorso della mostra è intervallato da tre installazioni audiovisive che ripercorrono il racconto intimo e personale attraverso le parole dei diari, le riflessioni e le emozioni del Che. Tre tavoli interattivi consentono approfondimenti e la consultazione integrale dei numerosi documenti. 

A chiudere il percorso, l’opera multidimensionale “Che. Portrait of Ernesto Che Guevara”, dell’artista Michael Murphy, pioniere della Perceptual Art, che trasforma il celebre ritratto di Che Guevara nella sua iconica firma. 

Il titolo tú y todos richiama una poesia scritta da Che alla moglie Aleida, riflette l’approccio personale e coinvolgente dell’allestimento, che invita alla riflessione sulle disuguaglianze, sulle lotte per la giustizia sociale e sull’impegno individuale per un mondo migliore.

La mostra è dedicata alla memoria di Camilo Guevara, figlio del Che e sostenitore del progetto, scomparso prematuramente nel 2022.

È essenziale che il pubblico possa conoscere la vita di un uomo che è immortale, perché ha ancora molto da insegnare. Se mio padre vive nell’immaginario collettivo, è perché le persone hanno ancora bisogno di sostegno per continuare a lottare.”

CHE GUEVARA tú y todos è occasione per conoscere una delle figure più controverse, amate e discusse del Novecento. 

Per maggiori informazioni: www.mostracheguevara.com