Dieci anni di CAMERA. Torino e la fotografia che guarda al futuro

Dieci anni di CAMERA. Torino e la fotografia che guarda al futuro

Torino, più di molte altre città italiane, può oggi definirsi una vera capitale della fotografia. Gran parte del merito va a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, che nel 2015 ha saputo leggere il bisogno di un luogo capace di offrire cultura visiva di qualità, unendo ricerca autoriale e progettualità curatoriale, con un obiettivo chiaro: avvicinare il grande pubblico alla fotografia.

Lo Staff di CAMERA ©Enrico Turinetto

Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di incontrare da vicino questa realtà e alcuni dei suoi protagonisti, a cominciare dal direttore artistico Walter Guadagnini. È bastato poco per capire che CAMERA è più di uno spazio espositivo: è un luogo animato da passione, competenza e visione. Oggi compie dieci anni e li festeggia con un programma che, come nella sua natura, guarda avanti.

Il 1° ottobre 2025 ha preso il via un fitto calendario di iniziative che accompagnerà il pubblico per dieci mesi, aprendo con una mostra che promette di essere uno degli eventi più attesi della stagione: “Lee Miller. Opere 1930–1955”, curata da Walter Guadagnini e visitabile fino al 1° febbraio 2026.
Un percorso di oltre 160 fotografie, molte delle quali inedite e provenienti dai Lee Miller Archives, che restituiscono un ritratto inedito e potente di una delle figure più libere e anticonformiste del Novecento.

Le celebrazioni per il decennale non si fermano qui: CAMERA ha costruito un programma che alterna maestri storici e autori contemporanei, momenti di approfondimento, giornate di studio dedicate alla fotografia documentaria e agli archivi, workshop per giovani artisti e appuntamenti dedicati all’editoria. Un modo per raccontare, con continuità, la fotografia di oggi e di domani. Lo stesso tema — la fotografia come linguaggio in costante trasformazione — ispira anche il nuovo allestimento grafico delle finestre esterne del centro. A partire dal 1° ottobre, le facciate di via delle Rosine e via Giolitti si sono trasformate in una galleria a cielo aperto, con citazioni di autori che hanno collaborato con CAMERA, da Erik Kessels a Susan Meiselas, alternate alle parole di grandi del passato come Man Ray e Lee Miller.

La mostra “Robert Doisneau”, 2022 © Andrea Guermani

Fondata con il desiderio di creare una “casa per la fotografia”, CAMERA è diventata in dieci anni un punto di riferimento nazionale e internazionale. A testimoniarlo, il Lucie Award 2025, ricevuto nella categoria Spotlight, uno dei riconoscimenti più prestigiosi del settore. Un premio che ne riconosce la capacità di dialogare con pubblici diversi e di mantenere uno sguardo sempre aperto, inclusivo e sociale.

In questi dieci anni abbiamo costruito un percorso solido, fatto di impegno, visione e risultati di cui siamo profondamente fieri,” ha dichiarato il presidente Emanuele Chieli. “La consapevolezza del ruolo culturale e sociale che CAMERA ha saputo conquistarsi, in Italia e all’estero, ci dà la spinta per guardare avanti con rinnovata energia.

Tra i principi che guidano il centro fin dall’inizio c’è quello dell’abbattimento delle barriere fisiche, cognitive e culturali. In questo decennio CAMERA ha accolto oltre 600.000 visitatori e ospitato 85 mostre, portando a Torino nomi come Eve Arnold, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Man Ray, ma anche Martin Parr, Sandy Skoglund e molti autori italiani di respiro internazionale.

A questi si aggiungono 350 protagonisti della fotografia internazionale invitati in 250 incontri pubblici, e collaborazioni con istituzioni come Magnum Photos (di cui CAMERA è socio fondatore), il MoMA, il Jeu de Paume e l’ICP di New York, con cui realizza un programma di alta formazione.

Accanto alla programmazione espositiva, CAMERA ha sempre investito nell’educazione all’immagine. È il caso di Imaginarium, piattaforma digitale gratuita lanciata nel 2022 per rendere accessibili i contenuti didattici, e del percorso espositivo multisensoriale permanente, inaugurato nel 2023 — il primo in Italia pensato per persone cieche o ipovedenti. Non meno importante il lavoro sulla valorizzazione degli archivi fotografici, con il Censimento delle raccolte fotografiche in Italia e la catalogazione di numerosi fondi pubblici e privati.

Il decimo anniversario segna anche una nuova fase: dal 1° novembre 2025, il testimone passerà a François Hébel, che diventerà il nuovo Direttore Artistico di CAMERA. Una scelta che conferma la vocazione internazionale del centro e la volontà di continuare a esplorare, con sguardo contemporaneo, le infinite forme del linguaggio fotografico.


Foto Copertina: Lee Miller, Nusch Éluard seduta su un’auto. Golfe Juan, Francia, 1937 © Lee Miller Archives, England 2025. All rights reserved. leemiller.co.uk

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