La fotografia del cielo notturno raccoglie da sempre interessi tra gli appassionati di fotografia in generale, ma presenta alcune difficoltà che possono scoraggiare chi non si dedica in maniera informata e con una certa dose di pazienza all’argomento.
Bisogna essere pronti a stare ore al freddo nelle notti invernali, quelle in cui il cielo è più limpido e le foto più nitide, attendere gli eventi astronomici, dotarsi in alcuni casi di attrezzature ingombranti e, da qualche anno, imparare specifiche tecniche di postproduzione.
Per quanto si tratti di un settore ancora di nicchia, alcuni produttori di fotocamere e di smartphone offrono di tanto in tanto importanti novità che potrebbero contribuire ad allargare il bacino di utenti per questo genere fotografico allo stesso tempo complicato e spettacolare.
Nell’ultimo mese è stato il caso di Canon e Google, la prima con un nuovo modello di fotocamera mirrorless, la cui controparte reflex è già nota agli appassionati di astrofotografia, mentre il colosso di Mountain View ha ampliato la possibilità di ottenere scatti del cielo notturno anche con i modelli meno recenti dello smartphone Pixel.

Canon ha annunciato ufficialmente una versione astrofotografica della mirrorless EOS R, la EOS Ra. Proprio come la Nikon D810a e la 60Da di Canon, la EOS Ra è stata modificata per catturare al meglio gli oggetti celesti nel cielo notturno, ma a parte questo rimane invariata rispetto alla sua controparte convenzionale. In particolare, Canon ha modificato il filtro IR davanti al sensore full-frame, per consentire alla Ra di catturare fino a quattro volte la quantità di raggi alfa-idrogeno (lunghezza d’onda 656 nm) rispetto alla fotocamera EOS R standard. Questa modifica renderà più facile catturare la luce nello spettro infrarosso emessa dagli oggetti celesti.
Sono rimaste immutate le altre caratteristiche (sensore da 30MP, OLED EVF da 3,69M-dot, pannello LED a matrice di punti e corpo in lega di magnesio), ad eccezione dell’ingrandimento di 30x nell’EVF e nella Live View, un notevole aumento rispetto all’ingrandimento 10x della EOS R standard e che aiuta parecchio in questo particolare tipo di fotografia.
Il modello di smartphone Google Pixel 4 offre una serie di nuove caratteristiche della fotocamera. Alcune di esse erano esclusive del più recente Pixel, ma Google ha annunciato di renderne disponibili alcune anche per i modelli meno recenti.
È il caso della modalità Astrofotografia. La funzione era stata precedentemente resa disponibile per i Pixel meno recenti attraverso uno sforzo di sviluppo guidato dalla comunità, ma ora è ufficialmente supportata con i dispositivi più vecchi nell’ultima versione 7.2 dell’applicazione Google Camera.
Gli utenti delle serie Pixel 2 e Pixel 3, compreso il Pixel 3a, sono ora in grado di utilizzare la funzione dopo l’aggiornamento all’ultima versione dell’applicazione. L’opzione Astrofotografia si basa sulla tecnologia Night Sight di Google e cattura e combina diversi fotogrammi per ottenere un’esposizione pulita e grande dettaglio, nonché livelli di rumore limitati quando si fotografa il cielo notturno. La fotografia di copertina di questo articolo è stata scattata con Pixel 4.
Resta da vedere se e quanto queste novità popoleranno il web di immagini del cielo notturno, di sicuro gli appassionati hanno ora qualcosa in più da sperimentare.
Silvio Villa