La fotografia di strada è la nostra rappresentazione di come vediamo e pensiamo il mondo. È un film composto da momenti specifici indipendenti delle nostre vite, che ci hanno interessati e influenzati. È anche una specie di avventura con momenti non programmati dietro ogni angolo.
James Maher
Street Photography, un genere che sembrerebbe di primo impatto legato proprio all’improvvisazione, all’istinto, lo stesso istinto che ci vedeva cacciatori nelle foreste qualche millennio fa; la preda in questo caso è rappresentata da un evento, un personaggio, un’azione, una combinazione di attimi irripetibili da catturare in un click fotografico in quella che è la foresta di oggi: la città.
Prima di leggere questo e-book la pensavo anche io così, mi cimentavo di tanto in tanto, mi sentivo cacciatore di ignare prede e pensavo che la chiave per un buon scatto in strada fosse la capacità di improvvisare, arte difficile da insegnare e da apprendere. Questo libro invece mi ha aperto un mondo, non solo mi ha fatto riflettere su aspetti che ritenevo relegati ad altri generi fotografici (ad esempio la pianificazione dello scatto, cosa che sembrerebbe impossibile data la natura caotica della vita in città), ma ha anche demolito alcune convinzioni, prima fra tutte quella che fare street photography sia una cosa “facile”, comoda e che tutti possono ottenere grandi risultati, basta avere la fortuna di essere al posto giusto nel momento giusto.
James Maher, fotografo di strada professionista, ci insegna invece che non si tratta di fortuna, ma di una solida base di studio, previsualizzazione, selezione a priori e a posteriori, progetti e, in ultimo, di quel pizzico di buona sorte che ci mette davanti ogni tanto a qualcosa di unico. L’autore non parla da una cattedra, ma in maniera diretta al lettore, sa quali sono le difficoltà iniziali e consiglia come superarle (come la paura di essere “beccati” dalle persone fotografate), tratta in maniera esaustiva anche il lato tecnico, l’attrezzatura, la postproduzione, la vendita, gli aspetti legali.
Ma più di tutto dal libro traspare l’amore di Maher per la strada, il suo sentirsi parte dell’ambiente ed allo stesso tempo piccolo demiurgo degli eventi, moderno cantastorie e con tanta voglia di distribuire questo suo amore a chi legge. Ne è la prova il fatto che questo e-book è stato concepito e scritto in due libri: nel primo (140 pagine!) vengono trattati gli argomenti di cui sopra, nel secondo (quasi 100 pagine) James Maher intervista e presenta il lavoro di altri sei bravissimi fotografi di strada. A mio avviso è proprio il secondo libro che fissa in maniera definitiva i concetti esposti nel primo, che ti dà la spinta per uscire di casa e cominciare la tua nuova avventura da cacciatore di momenti.
Una cosa che vorrei sottolineare ancora è che entrambi i libri parlano di un’ambiente urbano specifico, quello di New York. Da esperienza personale posso dire che, forse, in quella città fare street photography, o come nel mio caso approcciarla per la prima volta, è più semplice che in altri luoghi; per quanto non si possa parlare a priori di semplicità, come scrivevo poche righe fa, New York con la sua multietnicità, il panorama urbano che varia di isolato in isolato, la grande presenza di arte, avanguardia e turismo è prediletta da tanti artisti di strada, che siano grafici o fotografi; e devo ammettere che la componente di fortuna aumenta nella Grande Mela, visto che pur non essendo io un professionista ed avendoci passato solo 9 giorni in tutto, credo di aver riportato a casa qualche scatto convincente.
Le nostre città comunque non sono da meno, forse la vera sfida in Italia è diventare fotografo di quella strada che si snoda di paese in paese, dalla grande città ai piccoli borghi, che di storie da raccontare ne ha tante.
Silvio Villa