Milkwayhunters. Fotografare il Cielo Notturno

Se c’è un genere fotografico che ha un certo fascino, senza per altro mai perderlo, sicuramente è la astrofotografia. Al contrario delle altre tipologie, dove l’orario dello scatto può conferire una espressione particolare, in questa, tutta la bellezza si concentra in poche ore, quelle buie, oltre tutto con il fascino di un cielo che progressivamente cambia con il lento spostamento della terra.
A rendere l’astrofotografia complicata è l’esposizione, più faticosa, perché l’intensità luminosa diminuisce con il quadrato della distanza, ciò implica che per fotografare le stelle occorre un approccio rigoroso, quasi scientifico, nelle impostazioni di sensibilità sensore, tempo di esposizione e diaframma. Senza poi dimenticare la rotazione terrestre e l’inquinamento luminoso. Insomma, l’astrofotografia è affascinante, ma difficile, per questa ragione è consigliato affidarsi a un buon libro che illustri tutti i passaggi che dallo scatto alla post produzione permettono di esprimere tutta la bellezza del cielo stellato sopra di noi.

“Fotografare il cielo notturno. Tecniche e segreti” di Angelo Perrone e Michael Ruggeri, si pone questo ambizioso obiettivo e lo raggiunge. Il libro è auto prodotto e venduto su Blurb, nelle versioni digitale e cartacea, l’impostazione editoriale quindi non è supportata da una casa editrice, ma il risultato è comunque di alto livello. Suddiviso in otto capitoli, più un comodo glossario, il libro si apre con i concetti base della fotografia, affrontati nella loro interezza, dall’esposizione alla messa a fuoco. Dopo di che si entra nel vivo dell’astrofotografia e subito si ha la percezione che gli autori, molto giovani, sono assolutamente preparati. Un dettaglio come “un errore molto diffuso è quello di fotografare la Via Lattea o il cielo stellato senza un soggetto o un bel panorama” posto in apertura di capitolo, non può che essere incoraggiante.
E infatti, favoriti da un’abile scrittura, scorrevole e facile da ricordare, si comprendono via via i trucchi del mestiere: la pianificazione, l’attrezzatura, le impostazioni di scatto, le tipologie di scatto (scatto unico, multi scatto, vortextrail, startrail classico in diverse opzioni, lo stacking).
Immancabile poi il “prima/dopo”, la post produzione, che rappresenta una componente fondamentale per ottenere delle immagini suggestive. Una guida con tanto di settaggi, che passo dopo passo porta ad accendere le stelle nel cielo, sottointeso che come sempre è necessaria poi molta pratica per cercare il proprio stile, il proprio gusto. Ottimo il capitolo sull’osservazione del cielo, come riconoscere le costellazioni, con la differenza tra estate e inverno, mentre quello sulla valutazione del cielo, posto alla conclusione, rende il libro completo, sensibilizzando tra l’altro il lettore a considerare l’inquinamento luminoso come un problema da inserire nelle agende politiche dei problemi da risolvere.
Il libro è gradevole, corredato di molte immagini che accompagnano il testo, arricchite dei fondamentali parametri di scatto, quindi in tutto e per tutto imitabili, con un prezzo in linea con la fatica impiegata e la precisione con cui vengono trattati i vari argomenti. Gli autori puntano in alto e lo fanno bene, dovendo contribuire a migliore un prodotto editoriale autoprodotto, di per sé già ottimo, il suggerimento è quello di rivolgere l’attenzione ai dettagli commerciali, quali: mantenere sempre aggiornate le immagini delle fotocamere e dei software utilizzati, contribuendo così a mantenere vivo libro; permettere il download dei raw impiegati nei vari capitoli per consentire al lettore di replicare fedelmente quanto spiegato; ampliare il numero delle piattaforme di distribuzione; proporsi a un editore.

I due autori hanno inoltre curato una seconda pubblicazione, “Master of the sky”, interamente dedicata ai segreti della post produzione del cielo notturno. Un libro che viene soprattutto incontro all’esigenza di tutte quelle persone che sanno già fotografare il cielo notturno, ma non conoscono come elaborare le immagini. In questo volume la post produzione è affrontata in maniera più professionale, è richiesta una certa dimestichezza nell’uso di Adobe Photoshop, per il resto vale quanto di positivo già espresso per l’altro libro. Il consiglio per i lettori quindi è di acquistarli comunque entrambi, mentre per gli autori di pensare anche a una formula di sconto per chi compra entrambi in un’unica soluzione.
Infine, una volta diventati degli abili fotografi notturni, potete chiedere di unirvi al bel gruppo dei milkwayhunters, il cui sito è facilmente raggiungibile (http://www.milkywayhunters.com/) e piacevolmente navigabile.

 

Federico Emmi