Zero Calcare. Questo mondo non mi renderà cattivo

A due anni da “Strappare lungo i bordi” l’eclettico fumettista e disegnatore romano Michele Reich, in arte Zerocalcare, ha presentato a Roma la nuova serie di animazione dal titolo “Questo mondo non mi renderà cattivo” disponibile su Netflix dal 9 giugno 2023. Il titolo è ispirato a una canzone del cantautore Path ed è una sorta di mantra ripetuto dal protagonista che si scontra con le difficoltà e la disillusione del crescere, e che fanno da cassa di risonanza ad una società complessa nella quale non sempre ci si identifica: ideali con cui fare i conti, sogni da realizzare, compromessi da accettare (e non).

Per la proiezione pubblica si è scelta la cornice de la Città dell’Altra economia nel quartiere romano di Testaccio che, per l’occasione, é stata trasformata in un grande spettacolo a cielo aperto, ricreando completamente, attraverso giochi e attrazioni, un universo che ricalcava il mondo dei fumetti e della serie.

Complice il cielo stellato e una calda estate romana una folla entusiasta di giovanissimi, e non solo, ha assistito stupita, incuriosita e partecipe all’anteprima dei primi due episodi per poi dare libero sfogo all’euforia e al divertimento con il concerto di Giancane. Musicista e amico, che dopo il successo incredibile e forse inaspettato di Strappare lungo i bordi, di cui aveva firmato le musiche e la sigla, collabora ancora una volta per la nuova serie tv che contiene le canzoni “Tutto male” e la sigla “Sei in un paese meraviglioso”. Squadra che vince non si cambia, e quello tra Giancane e Zerocalcare sembra proprio essere un sodalizio perfetto.

Per questa seconda avventura tornano i protagonisti di sempre, l’Armadillo, Sarah, Secco, ma come Michele stesso tiene a precisare, non si tratta di una continuazione bensí di due storie totalmente indipendenti.

Le sei puntate raccontano la storia di amico di gioventù, Cesare, che torna nel quartiere dopo vent’anni di assenza, disintossicato dalla droga, ma senza punti di riferimento. Il fumettista va a fondo e mette in luce tematiche politiche ed esistenziali che da sempre hanno contraddistinto i suoi lavori, con una sfacciata ironia e un nichilismo grottesco che lo rendono subito riconoscibile, ma sottolinea che Cesare non è ispirato a una persona in particolare, ma a tante incontrate nel corso degli anni e che questa storia è stata scritta tanti anni fa, quindi non fa riferimento ad accadimenti specifici dell’ultimo periodo storico italiano.

Mariantonia Cambareri