Dal 14 al 20 febbraio Discorsi Fotografici Magazine è stato ospitato dalla Royal Commission for AlUla e dal festival di fotografia Cortona On The Move per promuovere l’apertura al turismo esterno attraverso partnership culturali di rilievo.
AlUla è una città di circa cinquemila abitanti, situata nel Nord Ovest dell’Arabia Saudita, lungo la via dell’incenso, adagiata in una fertile oasi, vicina al sito di Hegra, patrimonio dell’Unesco.
Da aprile 2021 AlUla è protagonista di un piano di rinascita denominato “A Journey through time”. Infatti, fin dagli anni novanta, la città si è svuotata, arrivando progressivamente a un vero e proprio abbandono. Calpestando le proprie ceneri si rinasce, proprio come è successo a Cortona. Due città che cercano o hanno cercato il proprio riscatto attraverso l’arte, trasformandosi in veri musei a cielo aperto. Hanno accolto festival coraggiosi e a vocazione internazionale. Si sono mischiate con l’arte, confondendosi con muri scrostati e cantieri in fieri. AlUla Moment – AlUla Arts Festivals e Cortona On the Move recuperano il passato, lo fanno rivivere puntando al futuro. Lo fanno attraverso la fotografia, attraverso scatti in dialogo, non solo con il visitatore, ma anche con la gente di passaggio.






Cortona On The Move, con una guida tutta al femminile, la direzione è, infatti, di Veronica Nicolardi e la co-direzione artistica di Arianna Rinaldo e Kholood Albakr, raccoglie questa dimensione circolare del tempo proponendo “Past Forward Time < Life > Longing”
Come già visto a Cortona, la fotografia si fa città: installazioni su muri ancora da ultimare, pannelli nelle zone residenziali, l’hub culturale e un appartamento scrostato in cui dimensione privata e sguardo del pubblico si intrecciano.









I 19 artisti presenti, internazionali, regionali, locali, alcuni già esposti negli anni precedenti a Cortona, si misurano con il concetto di tempo: “la mutevolezza incontrollabile e irreversibile del tempo”, come nel progetto di Adel AlQuraishi; “un’esplorazione della narrazione attraverso elaborate scenografie ed estetica, in relazione alla vita araba” per Ali AlShehabi; “un viaggio in cui intreccia storie della sua vita con le quali si è destinati a trovare una connessione” per Amina Kadous; un tempo che è un nostalgico “ritratto dolorosamente bello delle sofferenze umane e del profondo desiderio di un mondo migliore” per Omar Imam; “una composizione stridente che rende omaggio a un tempo perduto e contemporaneamente spiega le ali speranzosa di un futuro più luminoso” per Mohammad AlFaraj; un tempo che “riflette perfettamente i segni delle intemperie che il tempo spesso lascia dietro di sé” per Osama Esid; in Moath AlOfi il tempo è “nelle immagini e nell’installazione video, vita del deserto”; oppure, che è “conservato perfettamente e travolgente nella serie” di Latif AlAni, scomparso recentemente; tempo che è “l’impatto ambientale che il cambiamento climatico ha sulle vite e sugli ecosistemi su cui molte popolazioni indigene fanno affidamento, trasmettendo la bellezza dell’oasi nel deserto così come il suo triste viaggio verso la lenta estinzione” per M’hammed Kilito; infine, come avevamo già apprezzato nell’edizione 2021 del Cortona On The Move, “il semplice gesto di salutare, salutando dall’auto quando lasciamo i nostri cari” mettendo a nudo il senso profondo del vivere e dell’amare per Deanna Dikeman. Altri nomi presenti a questa prima edizione de “Cortona On the Move AlUla” che avevano già arricchito le passate edizioni del COTM sono: Aleski Poutanen, Paolo Woods e Gabriele Galimberti, Catherine Panebianco, Stephanie Gengotti, Phillip Toledano, Simon Norfolk, Alejandro Chaskielberg, Tanya Habjouqua. Ognuno di loro ha declinato il tempo attraverso il proprio sguardo, mosso dall’esperienza di vita o dalla visione sul mondo o da entrambe le cose.








Lo scatto fotografico ferma il presente per rimettere in circolo passato e futuro. Una dimensione del tempo non occidentale, che si presta a connessioni, a ponti tra culture altre. Senza punti di vista prevalenti. Solo fluire e dialogare.
AlUla è un sostantivo palindromo. Un nome che già nella sua essenza fluisce.
Valeria Valli