Al SFMOMA (San Francisco Museum of Modern Art) si è recentemente conclusa una mostra che ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di visitarla: “Art of Noise”. Questa esposizione, celebrata dal 4 maggio al 18 agosto 2024, ha trasformato lo spazio museale in un viaggio immersivo attraverso un secolo di evoluzione tecnologica e artistica, dove il suono e il design si incontrano e si fondono in una sinfonia visiva e uditiva.









Uno degli aspetti più affascinanti della mostra è stato l’approccio innovativo al suono, incarnato dal progetto HiFi Pursuit Listening Room Dream No. 2, creato dall’artista multidisciplinare Devon Turnbull. Turnbull, noto per i suoi sistemi audio artigianali e di altissima fedeltà, ha concepito una scultura funzionale che funge da santuario musicale. Qui, il suono prende vita grazie a una complessa combinazione di componenti analogici e digitali: dai giradischi su misura ai nastri a bobina degli anni ’70, ogni elemento è stato scelto per offrire un’esperienza di ascolto unica, che va oltre la semplice riproduzione musicale, trasformandosi in un viaggio sensoriale completo.

Ma “Art of Noise” non si è limitata all’aspetto sonoro. Il design visivo ha giocato un ruolo altrettanto fondamentale, portando alla luce la stretta connessione tra musica e grafica. Le pareti del SFMOMA sono state letteralmente ricoperte da oltre 700 poster psichedelici e copertine di dischi, in un’esplosione di colori e forme che hanno definito un’epoca. Questi manifesti, realizzati tra gli anni ’60 e ’70, non solo promuovevano concerti leggendari, ma sono diventati essi stessi icone della cultura pop, riflettendo le trasformazioni sociali e artistiche del tempo.








La sezione dedicata alle copertine degli album ha offerto un’ulteriore immersione nell’evoluzione del design musicale. Dai primi LP degli anni ’50, caratterizzati da copertine minimaliste, si è passati a progetti sempre più audaci e sperimentali, che cercavano di catturare l’essenza sonora attraverso immagini e tipografie innovative. Questi design, spesso nati dalla collaborazione tra musicisti e artisti grafici, hanno definito visivamente i suoni di intere generazioni, creando un linguaggio visivo che continua a risuonare ancora oggi.






“Art of Noise” è stata una celebrazione non solo della musica, ma anche del modo in cui la tecnologia e il design hanno plasmato la nostra esperienza uditiva e visiva. Dai primi grammofoni ai più recenti lettori digitali, l’esposizione ha tracciato un percorso affascinante che ha mostrato come ogni innovazione tecnologica non solo abbia cambiato il modo in cui ascoltiamo la musica, ma abbia anche influenzato il nostro modo di percepirla e ricordarla.


In conclusione, questa mostra ha rappresentato un viaggio emozionante attraverso il suono e l’immagine, un’esperienza che ha permesso ai visitatori di immergersi in un mondo dove la musica non si ascolta soltanto, ma si vede, si tocca, e si vive. “Art of Noise” ha dimostrato che il confine tra udito e vista è sottile, e che il design può rendere un suono indimenticabile tanto quanto la musica stessa.
Mariantonia Cambareri
Art of Noise è stata organizzata dal SFMOMA e curata da Joseph Becker, curatore associato di architettura e design, con la collaborazione di Divya Saraf, assistente curatoriale per architettura e design.
San Francisco Museum of Modern Art
sfmoma.org
151 Third Street San Francisco, CA 94103