L’apertura della stagione dell’Opera di San Francisco: un tributo alla tradizione operistica

Settembre 2024 segna un momento speciale per l’Opera di San Francisco, che inaugura la sua 102a stagione con una serie di eventi imperdibili, riaffermando la centralità della musica lirica nella vita culturale della città. Da oltre un secolo, la SFO incanta il pubblico con produzioni che spaziano dai classici del repertorio operistico a opere contemporanee, mantenendo viva una tradizione che ha radici profonde in tutto il mondo.

L’Opera è da sempre una forma d’arte capace di raccontare storie universali attraverso la musica e il teatro, creando esperienze emotive profonde. San Francisco è una delle città che più ha abbracciato questa tradizione. Fondata nel 1923, la San Francisco Opera ha resistito a momenti storici difficili, come la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, per diventare una delle principali istituzioni liriche a livello mondiale. La missione della SFO è chiara: promuovere l’arte dell’opera in ogni sua forma, coinvolgendo non solo gli appassionati, ma anche nuove generazioni di spettatori, grazie a una programmazione accessibile e innovativa.
La nuova stagione non deluderà gli amanti dell’opera. Tra le produzioni in cartellone ci sono capolavori come “Tristan and Isolde” di Wagner, la “Carmen” di Bizet e il debutto sulla costa ovest dell’adattamento lirico di “The Handmaid’s Tale” di Poul Ruders.

Tuttavia, uno degli eventi più attesi è stato l’annuale concerto gratuito Opera in the Park, che si tiene nel Robin Williams Meadow di Golden Gate Park. Questo evento, che celebra il 49° anniversario, è un’opportunità per migliaia di persone di godersi l’opera all’aperto, in un’atmosfera rilassata e festosa​. È un’occasione unica che riunisce la comunità locale e i visitatori, offrendo un’esperienza musicale accessibile a chiunque. Il concerto, che si è svolto l’8 settembre 2024, ha visto protagonisti il direttore musicale Eun Sun Kim e la San Francisco Opera Orchestra, insieme a stelle della stagione come il tenore Michael Fabiano e la soprano Lianna Haroutounian. Questo evento è una testimonianza della missione della SFO di rendere l’opera un’arte inclusiva e alla portata di tutti​.
Tra i prati del Robin Williams Meadow, si respirava un’atmosfera magica ed elettrizzante, con centinaia di persone che si erano preparate al meglio per godersi l’evento. Ovunque si vedevano set da picnic accuratamente organizzati, con famiglie e gruppi di amici che avevano portato sedie pieghevoli, eleganti coperte stese sull’erba e tavolini portatili decorati con tovaglie colorate. I cestini da picnic erano pieni di ogni leccornia: formaggi raffinati, salumi, frutta fresca e bottiglie di vino che venivano stappate al suono delle arie più famose. C’era chi aveva persino portato fiori decorativi e ghirlande per ricreare un’atmosfera intima e accogliente sotto il cielo terso di settembre.

“È come un festival, ma con un tocco di classe,” racconta Linda, un’assidua frequentatrice. “Non è solo per la musica, ma per il piacere di condividere una giornata speciale con amici, tra buon cibo e risate.” L’allegria era palpabile, e molti hanno confessato che questo evento è diventato una tradizione annuale irrinunciabile, un momento per stare insieme e celebrare l’arte in un ambiente informale, ma incredibilmente suggestivo.
“Non c’è nulla di più suggestivo che ascoltare l’opera sdraiati sull’erba,” dice Madison, una residente di San Francisco. “La musica si mescola con il vento e il canto degli uccelli, rendendo ogni nota più viva.” Altri, come Tom, un appassionato di opera da anni, sottolineano l’importanza dell’accessibilità dell’evento: “Non tutti hanno l’opportunità di andare all’opera in un teatro, ma qui, l’arte diventa davvero di tutti.” Tra i volti sorridenti si nota la gratitudine per l’esperienza condivisa, con molti che ricordano come l’opera possa trasportare le persone in un mondo di emozioni, rendendo il parco non solo uno spazio di svago, ma un teatro a cielo aperto.

Con la nuova stagione e l’evento Opera in the Park, l’Opera di San Francisco riafferma quindi la sua visione di creare una connessione profonda tra l’arte e la comunità.

Mariantonia Cambareri