I cortometraggi sono spesso, per motivazioni economiche, le prime opere girate da quasi tutti i registi. Le sale cinematografiche, e ora lo streaming, quasi sempre non ci mostrano questi lavori che in molti casi sono degli autentici gioielli e delle grandi opere d’arte. È quindi meritorio il lavoro che fa il Cortisonici Film Festival, quest’anno alla sua ventunesima edizione, a Varese dal 5 al 13 aprile 2024 presso il Cinema Teatro Nuovo.
Discorsi Fotografici ha intervistato Massimo Lazzaroni, socio di Cortisonici.
Come nasce Cortisonici?
La promozione di un cinema (corto e non solo) invisibile, fuori formato, diverso e divergente, con una particolare attenzione al cinema realizzato da giovani autori e di genere. Con “Cortisonici Ragazzi” questa missione diventa anche l’occasione di esplorare una serie di produzioni realizzate da under 18 all’interno di percorsi scolastici ed extra-scolastici. Il tutto in un contesto informale, piacevole e partecipato.
Più che il “come” sentiamo importante segnalare il “dove”, ovvero a Filmstudio90, storico cineclub varesino punto di riferimento da più di 30 anni di tanti cinefili della zona. All’interno dell’associazione, nel 2004, si è deciso di organizzare un festival che riuscisse ad agganciare un pubblico nuovo e giovane. Dopo una prima edizione realizzata presso il cineclub, il festival negli anni ha poi invaso la città.
Qual è la missione di Cortisonici? In questi anni quali sono stati i momenti che nel bene o nel male ricordate?
Nel bene ci ricordiamo i tanti legami con i registi e le registe passate dal festival, i/le responsabili di altri festival invitati a Varese. Legami consolidati attraverso progetti comuni – per esempio l’anno scorso per i vent’anni di festival abbiamo chiesto a 20 autori di realizzare 20 cortometraggi da 20 secondi – e lunghe discussioni cinematografiche accompagnate da abbondanti birrette. Nel male sicuramente quando nel 2013, venendo meno le risorse minime per realizzare un festival di qualità ma gratuito per il pubblico, abbiamo deciso di interrompere la realizzazione del festival. Fortunatamente, dopo qualche protesta situazionista, il supporto è tornato a esser sufficiente per poter fare Cortisonici.
Cosa c’è di nuovo in Cortisonici 2024?
Cortisonici è un festival che ci teniamo a mantenere stabile nella sua formula classica, fatta da un concorso internazionale, la sezione ragazzi, un focus dove esplorare generi e cinematografie e la sezione notturna Inferno dedicata al cinema fuori formato, irrequieto e divergente. Ma nel 2024 ci saranno anche delle novità: una nuova sezione “ragazzi” dedicata a cortometraggi realizzati all’interno di percorsi universitari e scuole di cinema post diploma e un focus che guarderà al cinema distopico.
Come fate a scegliere cosa proiettare tra più di 3000 corti arrivati da tutto il mondo?
Il gruppo di selezione, che ogni anno vede l’ingresso di qualche folle che si vuole imbarcare in questa estenuante selezione, ha ben chiaro quale prodotto ci piace proiettare al nostro festival. Dopo visioni individuali dove viene fatta la selezione più rigida, ci ritroviamo per visioni collettive dove ognuno propone le proprie visioni. A seguire estenuanti discussioni; che sono una delle parti più belle del festival.
Quali sono i tre corti che vi sono piaciuti nella storia di Cortisonici?
Che domanda! L’anno scorso per i 20 anni abbiamo realizzato un “il meglio del nostro meglio”. Ai primi tre posti si sono classificati: “Buongiorno” di Melo Prino, “The handyman” di Nicholas Clifford e “Golden Love” di Pavlo Ostrikov.
- Buongiorno di Melo Prino, Italia 5 minuti (Premio del pubblico 2006)
- Golden Love di Pavlo Ostrikov, Ucraina 12 minuti (Concorso internazionale 2017)
- Vincitore Cortisonici 2021 e premio del pubblico 2021 (The handyman di Nicholas Clifford, Australia 15 minuti): https://youtu.be/9fjV3g4n2JU?si=H-VEwYoyWVU0-V-5
Il digitale ha cambiato in meglio o in peggio la produzione di Cortometraggi?
A fare la qualità di un cortometraggio alla fine sono le storie e come le racconti; quindi non crediamo in un miglioramento in peggio o in meglio. Sicuramente sono aumentate le possibilità di produzione e chi voleva realizzare un prodotto di qualità lo può fare senza risorse eccessive; che comunque servono. Sicuramente per noi è più facile riceverli e selezionarli. Quando abbiamo iniziato ricevevamo videocassette e dvd, ora visioniamo e scarichiamo i film direttamente da piattaforme.
Qual è il vostro lungometraggio preferito che inizialmente era un cortometraggio?
Qui rischiamo d’esser banali segnalando un cortometraggio che è un capolavoro, “La Jetée”, film di 28 minuti di fantascienza del 1962 diretto da Chris Marker che poi ha liberamente ispirato “L’esercito delle 12 scimmie (12 Monkeys)”, film del 1995 diretto da Terry Gilliam. Due film diversissimi che si muovono dallo stesso meccanismo narrativo (un viaggio nel tempo). Restando a Cortisonici segnaliamo con grande piacere uno dei film premiati negli ultimi anni, “Einstein-Rosen” della regista spagnola Olga Osorio (https://vimeo.com/250569840) è diventato il lungometraggio “¡Salta!”, uscito nelle sale spagnole nel 2023 (trailer > https://www.youtube.com/watch?v=oY1QRnnwpE4) e che speriamo arrivi anche in Italia.
Perché i cortometraggi non vengono proiettati al cinema prima di un film? Sono considerati di serie B? È una problematica economica?
Principalmente per ragioni distributive e immaginiamo perché sottraggono tempo alla proiezione principale e relative pubblicità.
Il vostro Festival come si sostiene economicamente?
Posso rispondere che Cortisonici è fieramente a ingresso gratuito nonostante le tante difficoltà a far quadrare il tutto. Il primo sostegno è quello dei volontari, che gratuitamente visionano il film, lavorano alla preparazione del festival, lo organizzano e gestiscono. Sono la prima fonte di finanziamento del festival. A seguire abbiamo negli anni consolidato un parternariato con il Comune di Varese che finanzia il festival; a seguire partecipiamo a bandi di fondazioni e altri enti. Nel 2024 abbiamo anche attivato un progetto di crowdfunding che si chiama “Miracolo a Varese”. Se volete sostenere un festival culturale divertente, appassionato e un poco anarchico qui trovate tutte le indicazioni > https://www.fondazionevaresotto.it/i-progetti/miracolo-a-varese/#dona-ora
Vi consigliamo di andare al Festival e di partecipare alle votazione del pubblico in sala.