Dadaismo e creatività infantile

Il MUSEC di Lugano presenta una straordinaria mostra sul mondo dell’infanzia di inizio Novecento “TUTTI A SCUOLA! Disegni di bambini al tempo di Dada”. Fino al 6 ottobre 2024, i visitatori potranno immergersi in un affascinante viaggio attraverso la creatività infantile, esplorando 55 disegni realizzati da bambini svizzeri nei primi due decenni del XX secolo.


©2024 FCM/MUSEC, Lugano-Stiftung Pestalozzianum, Zürich 

Un incontro rivoluzionario

Nei primi decenni del XX secolo, il mondo dell’arte fu scosso da un movimento rivoluzionario: il Dadaismo. Nato nel 1916 a Zurigo, il Dada si caratterizzò per la sua irriverenza e il desiderio di rompere con le convenzioni artistiche tradizionali. In questo contesto di rinnovamento, gli artisti Dada scoprirono una fonte di ispirazione inaspettata: l’arte dei bambini. Il disegno infantile, con la sua spontaneità e immediatezza, catturò l’attenzione dei dadaisti. Questi artisti videro nei tratti semplici ed essenziali dei bambini una forma di espressione libera dalle costrizioni delle convenzioni artistiche. L’approccio diretto e non filtrato dei piccoli artisti alla rappresentazione della realtà risuonava con l’obiettivo dadaista di liberare l’arte dalle regole accademiche.


©2024 FCM/MUSEC, Lugano-Stiftung Pestalozzianum, Zürich 

Un nuovo sguardo sull’educazione artistica

Parallelamente all’interesse delle avanguardie, il mondo dell’educazione stava vivendo una propria rivoluzione. Pedagogisti e insegnanti in tutta Europa, inclusa la Svizzera, iniziarono a valorizzare la creatività infantile come mai prima. Questo portò a un rinnovamento delle pratiche di insegnamento del disegno nelle scuole, segnando il passaggio da una pedagogia ottocentesca a un approccio più moderno e centrato sul bambino.

Il paradosso della spontaneità guidata

Mentre i dadaisti cercavano di emulare la libertà espressiva dei bambini, i piccoli artisti nelle scuole svizzere stavano imparando tecniche e codici formali. Questo creò un interessante paradosso: da un lato, l’arte infantile era celebrata per la sua purezza e spontaneità; dall’altro, veniva gradualmente plasmata dall’educazione scolastica.


©2024 FCM/MUSEC, Lugano-Stiftung Pestalozzianum, Zürich 

Una linea di matita che unisce due mondi

I disegni dei bambini svizzeri di inizio Novecento, come quelli esposti nella mostra “Tutti a scuola!”, rappresentano un ponte unico tra il mondo dell’avanguardia artistica e quello dell’educazione in evoluzione. Questi lavori mostrano come, nonostante l’influenza crescente dell’istruzione formale, i bambini mantenessero quella freschezza e originalità che tanto affascinava gli artisti Dada.


©2024 FCM/MUSEC, Lugano-Stiftung Pestalozzianum, Zürich 

In un’epoca segnata dalla Prima Guerra Mondiale e da profondi cambiamenti sociali, l’incontro tra il Dadaismo e il disegno infantile aprì nuove prospettive sia nell’arte che nell’educazione, influenzando profondamente lo sviluppo dell’arte moderna e della pedagogia del XX secolo.

Analisi di alcuni disegni in mostra

“La mia scuola” (1913-1914)

Questo collage su carta, realizzato da un bambino o una bambina di circa 13 anni, rappresenta probabilmente l’edificio scolastico. L’opera mostra una notevole padronanza della tecnica del collage, con un’attenzione ai dettagli architettonici che rivela l’influenza dell’educazione artistica dell’epoca.


©2024 FCM/MUSEC, Lugano-Stiftung Pestalozzianum, Zürich 

“Veduta sul Monte Rigi” (1920)

Questo acquarello di un bambino di 11 anni offre una splendida veduta del Monte Rigi. L’uso delicato dei colori e l’attenzione alla prospettiva dimostrano come, già a quell’età, alcuni bambini fossero in grado di produrre opere di sorprendente maturità artistica. Il disegno è particolarmente interessante perché proviene da una Landerziehungsheim, un tipo di scuola che applicava i nuovi principi educativi di inizio Novecento.


©2024 FCM/MUSEC, Lugano-Stiftung Pestalozzianum, Zürich 

“Sotto il sole” (1919-1921)

Realizzato da una bambina di circa 6 anni, questo disegno a gessetto e matita colorata mostra una scena che potrebbe essere ispirata a una fiaba dei Fratelli Grimm. La semplicità dei tratti e l’uso vivace dei colori catturano perfettamente la spontaneità e l’immaginazione tipiche dell’infanzia.


©2024 FCM/MUSEC, Lugano-Stiftung Pestalozzianum, Zürich 

L’importanza della creatività infantile

I disegni in mostra ci ricordano quanto sia preziosa e illuminante la creatività dei bambini. La loro capacità di vedere il mondo con occhi nuovi, di esprimersi con immediatezza e di trovare soluzioni originali a problemi visivi ci insegna molto sull’importanza di mantenere viva la nostra immaginazione.

L’evoluzione dei disegni, dalla pura spontaneità dei più piccoli alla maggiore padronanza tecnica dei più grandi, mostra come l’educazione possa arricchire le capacità espressive senza necessariamente soffocare l’individualità. Questo equilibrio tra tecnica e creatività rimane una sfida centrale nell’educazione artistica ancora oggi.


©2024 FCM/MUSEC, Lugano-Stiftung Pestalozzianum, Zürich 

Il progetto Dèibambini

“Tutti a scuola!” fa parte del ciclo Dèibambini, un ambizioso progetto del MUSEC nato nel 2005 per promuovere l’interazione tra il museo e la scuola. Dal 2020, il progetto si è rinnovato, prendendo come punto di partenza le opere dei bambini del passato per creare un ponte con la creatività infantile di oggi.

Una Divagazione Fotografica

Sarebbe interessante, in futuro, vedere una mostra che esplori la creatività dei bambini attraverso mezzi più contemporanei come la fotografia. Un’esposizione di fotografie scattate da bambini potrebbe offrire una prospettiva unica sul loro modo di vedere e interpretare il mondo odierno.

Discorsi Fotografici vorrebbe mostre con foto scattate dai bambini. Riteniamo che possano essere interessanti e farci comprendere cose nuove e diverse sulla creatività anche in fotografia.

Ci sono già state alcune mostre interessanti che vi segnaliamo:

Queste mostre offrono uno sguardo unico e fresco sulla realtà attraverso gli occhi di fotografi in erba, mettendo in luce la loro creatività e la loro visione del mondo.

A Natale o al compleanno, regalate una piccola macchina fotografica, tipo la Camp Snap o simili, ai vostri bimbi, nipoti e consentitegli di esprimere la loro creatività anche fotografando. Non lasciateli fotografare con i cellulare. Le macchine fotografiche minimali gli permetteranno di essere più concentrati sull’esperienza fotografica.

L’archivio digitale della Fondazione Pestalozzianum

Un aspetto particolarmente interessante di questa mostra è la possibilità di esplorare ulteriormente il vasto archivio da cui provengono i disegni esposti. La Fondazione Pestalozzianum di Zurigo, in collaborazione con l’Alta scuola pedagogica di Zurigo, conserva una straordinaria collezione di oltre 63.000 disegni di bambini e ragazzi, risalenti al periodo fra la fine del Settecento e il Novecento.

Per gli appassionati, i ricercatori e chiunque sia interessato ad approfondire questo affascinante tema, una buona parte di questi disegni è disponibile per la consultazione attraverso un archivio digitale. Questo prezioso strumento permette di immergersi ancora più a fondo nella creatività infantile del passato, offrendo una risorsa inestimabile per studi pedagogici, storici e artistici.

L’archivio digitale è accessibile al seguente indirizzo: sammlungen.pestalozzianum.ch

Questa piattaforma offre l’opportunità unica di esplorare un vasto corpus di opere, permettendo di contestualizzare ulteriormente i disegni presenti nella mostra “Tutti a scuola!” e di scoprire molti altri esempi di creatività infantile attraverso i secoli.

Conclusione

“Tutti a scuola!” non è solo una mostra, ma un’opportunità per riflettere sul valore della creatività e della creatività infantile e sul suo ruolo nella società e nell’arte. Visitare questa esposizione significa intraprendere un viaggio emozionante attraverso l’immaginazione dei bambini di un secolo fa, ricordandoci l’importanza di coltivare e preservare quella scintilla creativa in ognuno di noi.

Non perdete l’occasione di immergervi in questo affascinante mondo al MUSEC di Lugano fino al 6 ottobre 2024. La mostra è accompagnata da un catalogo curato da Adriana Mazza, che offre ulteriori approfondimenti sulla creatività infantile e il suo rapporto con la pedagogia e le Avanguardie artistiche.