Fujifilm GFX 50R. La nuova frontiera del medio formato

Impressionante! Il secondo modello della gamma medio formato, la Fujifilm GFX 50R, soddisfa tutte le aspettative, nel farlo, va già oltre. Questa è la sintesi del Photokina 2018.
Una presentazione che affida alle misure e al peso contenuti di questa fotocamera, tutta la filosofia Fujifilm, quella cioè di un gruppo di lavoro che si impegna con grande passione e professionalità, dagli ingegneri alla comunicazione, dal marketing alle relazioni con il pubblico; nella GFX 50R c’è ancora una volta una felice combinazione di creatività, storia, tecnologia e abilità commerciali.

Creatività. Il progetto X, quello delle APS-C, è di grande successo, lo è stato fin da subito con la geniale X100, eppure nel corso di questi pochi anni di mirrorless, Fujifilm è stata accompagnata da un mantra: perché non fanno una fotocamera full frame? La risposta è da tempo negli scaffali dei negozi di fotografia, basterebbe infatti comprare uno dei modelli PRO, T, 100 o E in combinazione con una qualsiasi lente Fujinon per capirlo. Altri insistono con l’impossibilità di fare ritagli, falso e comunque il ritaglio non è una regola, al massimo una eccezione, perché imparare a portare lo scatto a casa lo è. Il mercato però stabilisce cosa è importante e quindi anche Fujifilm ha dovuto adeguarsi guardando al lungo periodo. Dovendo creare una linea da zero, anziché puntare sul 35mm, hanno pensato di andare poco più oltre, un sensore leggermente più grande con due indiscutibili vantaggi: non doversi confrontare con nessuno e contenere i costi. Ora lo chiamano Super Full Frame, ma l’espressione medio formato ha sempre quell fascino di suscitare un senso di illimitato.

Storia. Nell’era della digitalizzazione completa, tutti i dispositivi si assomigliano, anche quelli che dovrebbero essere diversi da loro. Che senso ha comprare una fotocamera se il suo modo di funzionare è tutto affidato al display? In questo Fujifilm ha fin da subito fatto riferimento alla sua storia, quindi recuperando design, ergonomia, facilità di utilizzo (anche questo un notevole modo di contenere i costi, facendo ricorso a una linea già esistente o esistita) aggiornando la macchina quanto basta alla tecnologia più recente.

Fujifilm GF670
Fujifilm GF670

Tecnologia. La GFX 50R è un modello che eredita gran parte delle caratteristiche della GFX 50S, infatti si affianca a quest’ultima. In due anni Fujifilm ha potuto affinare il progetto, innanzi tutto alleggerendo la fotocamera con l’eliminazione del sistema di raffreddamento del sensore e riducendo le dimensioni. Leggendo poi le caratteristiche del CMOS è possibile anche dire con certezza che la qualità dell’immagine rimane invariata, se non migliorata ulteriormente. Sistema di messa a fuoco automatico a contrasto, display posteriore touch e estraibile con modalità a scorrimento per richiamare alcune funzioni, doppia pressione in un punto per ingrandire, singola pressione in un punto per la messa a fuoco; infine possibilità di connettere la fotocamera con un cellulare, quest’ultima una novità.
La vera rivoluzione è nella forma del corpo macchina, assolutamente compatto e in lega di magnesio, resistente a polvere e agenti atmosferici, capace di lavorare fino a -10 gradi.
Mancano i tasti direzionali sulla parte posteriore, ma c’è il solo joystick che permette, intuitivamente, di regolare con rapidità il punto di messa a fuoco, mentre per la sua grandezza c’è la rotella posta poco sopra. Una soluzione molto interessante che si adatta bene a un utilizzo veloce della fotocamera, senza compromettere la stabilità dell’impugnatura.
Immancabili le ghiere, due: una per i tempi e una per la compensazione dell’esposizione. I diaframmi sempre sulla lente. Le iso invece si cambiamo con la piccola rotella posta intorno al bottone di scatto. Il selettore per il tipo di scatto: manuale, singolo o continuo, è posto sul retro.
La cura per i particolari: la correzione diottrica è affidata alla solita rotella posta accanto al mirino, la posizione esterna potrebbe accidentalmente far cambiare l’impostazione, per questo motivo è bloccata, per ruotarla va estratta. Doppio slot e usb-c.

Abilità commerciali. Se con la GFX 50S Fujifilm ha reso accessibile il medio formato a una platea di consumatori più ampia di quella normalmente circoscritta ai professionisti di un certo settore, con la GFX 50R c’è un ulteriore salto importante: invogliare anche e soprattutto quelli che hanno una fotocamera Fujifilm X. L’importante lavoro di miniaturizzazione ha reso possibile il richiamo al modello PRO, un naturale proseguimento. Quasi certamente saranno in parecchi che prenderanno in considerazione l’idea di allargare il proprio corredo Fujifilm al modello medio formato. D’altra parte la fotocamera si presta perfettamente alle esigenze di quei fotografi che fanno matrimonio, ritratto, still life e street. Considerato il prezzo di lancio e le offerte in cash back, la GFX 50R diventa la fotocamera che rende quasi superfluo desiderare di comprare una macchina fotografica 35mm. In meno di un mese tutti i brand hanno presentato le loro soluzioni, full frame, con tanti megapixel e l’esigenza di produrre ottiche di grande qualità. Dovendo rinnovare o migliorare il proprio corredo, pressappoco a parità di prezzo si può davvero scegliere un sensore più grande, considerati tutti i vantaggi che comporta.

 

Federico Emmi

 

Immagine Fujifilm GF670 presa con Google images.