Complice lo spazio ellittico le foto di Richard Avedon hanno gioco facile nel trasmettere all’attento
osservatore le sensazioni che lo guidarono nello scattare la serie Italy (1946–48). La mostra Italian Days alla galleria GAGOSIAN di Roma propone venti fotografie scattate da Avedon per le strade di Roma, della Sicilia e di Venezia—diciotto delle quali della serie Italy (1946–48).
Le foto sono poste in relazione con ritratti posteriori di personaggi iconici. Si crea così un dualismo formale tra la scoperta, nelle strade e nelle piazze da poco bombardate, del volto e del gesto di chi sta vivendo il dopoguerra e la prassi ritrattistica dell’Avedon maturo interprete di volti ripresi in studio.
Quanto sono immediate, fuori fuoco, interessate alla composizione, al movimento o al singolo volto le immagini del dopoguerra così sono sapientemente costruite le immagini dei ritratti e delle scene di gruppo. Avrebbe prodotte le seconde senza avere scattato le prime? Sarebbe stato in grado dopo di tirare fuori il realismo e la umanità dei personaggi famosi ritratti se gli italiani giovani e vecchi appena usciti dalla guerra non gli avessero comunicato con gli sguardi, con i sorrisi e con le mosse i loro sentimenti.
Ed allora tra tutte una è la foto che cito: quella del ragazzino di Palermo [Italy # 7, Palermo Sicily ,
1947] che si intravede nella immagine della sala della mostra allegata a questo articolo. Quel sorriso sotterra tutte le nefandezze della guerra. Magari poterlo vedere ancora oggi. Ritengo che Avedon lo avesse capito ed a quello puntasse nello scattare, poi ovviamente c’è tutto il resto nel fotogramma ma il punctum è assicurato.
Impara l’arte e mettila da parte vale quindi per Avedon che nel ritratto di Valentino del 1981 lascia
il ciglio bianco fuori posto perché sia interpretato come un punctum per chiunque sia sensibile a
questo tipo di dettaglio, che diventa una porta per entrare in una lettura più profonda del soggetto la cui umanità si rivela al di là dell’immagine patinata e idealizzata.
Una bella mostra in sintonia con le attività della GAGOSIAN da vedere sino al 17 maggio 2025.
Mauro Salvemini
RICHARD AVEDON
Italian Days, 2025, installation view
© The Richard Avedon Foundation
Photo: Martina Magno, M3 Studio
Courtesy Gagosian