Alla fine di ottobre 2021 Sony ha presentato la quarta versione della serie Alpha 7 definendo con chiarezza e in maniera più ampia il concetto di fotocamera, non più pertanto esclusivamente fotografica. Un’evoluzione lenta – il modello precedente è del 2018 – sicuramente ragionata, non imposta dalle sole stringenti necessità di centrare gli obiettivi commerciali, limitati dai faticosi confini di tabelle e grafici, ma resasi necessaria dalla spinta creativa di un’utenza cresciuta in modo considerevole – dati di vendita alla mano – nel corso di questi anni che richiede strumenti più sofisticati e versatili.
Il passaggio dalla Sony A7III alla A7IV non è di quelli rivoluzionari, tutt’altro, le novità introdotte non riscrivono tecnologicamente il prodotto, nei fatti lo migliorano per allargarne i campi di utilizzo. Dunque, la Sony A7IV non è più pensata per fare solo fotografia, ma anche fotografia, perché al singolo frame ora viene affiancata la sequenza, intesa non come raffica, ma come video ripresa, ormai considerata parte integrante dei diversi reportage: dai matrimoni ai progetti sociali, dal genere naturalistico a quello sportivo, più in generale da qualsiasi tipologia di evento al broadcasting.
Per ottenere questo risultato Sony ha dotato la A7IV di un sensore Full Frame BSI Exmor R con una risoluzione maggiore rispetto alla A7III, passando dai 24.2 megapixel ai 33.3 megapixel, che in termini percentuali significa un aumento del 37.60%; e introdotto un nuovo processore di immagine: il BIONZ XR, otto volte più veloce del BIONZ X. L’accoppiata ha permesso di migliorare la gamma dinamica, che si attesta sui 15 stop; di ottenere una raffinata gradazione dei colori, una maggiore naturalezza della pelle umana, dei dettagli in generale; di ottimizzare la riduzione del rumore; di potenziare il tracking dei soggetti.

La differenza maggiore, in effetti, è nel sistema di messa a fuoco, che riceve un aggiornamento importante. L’area di messa a fuoco automatica arriva a coprire circa il 94% dell’area dell’immagine sia per le foto che per i video, i punti di rilevamento di fase sono 759, nel modello precedente erano 693, mentre il sistema AF a rilevamento di contrasto rimane invariato e utilizza 425 punti. La grande novità, molto gradita a chi fa uso di teleobiettivi spinti, eventualmente anche in combinazione con un moltiplicatore di focale, è il supporto fino a F22 del sistema di messa a fuoco a rilevamento di fase, laddove nel modello precedente era limitato a F11. Il BIONZ XR ha permesso anche di migliorare il Real Time Eye AF e il Real Time Tracking, arrivando a una precisione di rilevamento degli occhi migliore del 30%, rispetto alla A7III. Non solo, ma è possibile impostare il Real Time Tracking selezionando uno dei tre soggetti: umano, animale, uccello e di lasciare alla fotocamera il tracciamento che seguirà il soggetto scelto mantenendolo a fuoco anche nel caso in cui questo venga oscurato da un ostacolo o da altri soggetti non selezionati. Anche la funzione Real Time Eye AF è stata estesa anche alla rilevazione degli occhi degli uccelli e come detto di seguirli in tempo reale, di farlo addirittura per gli uccelli in volo.
Infine, le prestazioni del sistema automatico di messa a fuoco sono state ulteriormente migliorate in condizioni di scarsa luminosità, portando il valore EV a -4, era -3 sulla A7III, quando la fotocamera viene utilizzata con una lente F2, in modaltià AF-S e still.
Complessivamente la Sony A7IV è stata migliorata in tutte le sue caratteristiche, perfino il menù ha beneficiando di un restyling, passando dalla visualizzazione delle impostazioni orizzontale a quella verticale, a detta di molti, più intuitiva. La novità considerevole che Sony ha introdotto con questo nuovo modello di A7 è nella parte video, non più pensata come semplice accessorio, di norma limitata solo alle diverse risoluzioni, ma come fondamentale e dunque sviluppata nei dettagli per offrire un prodotto professionale nella realizzazione dei video.

Tutti i traguardi raggiunti da Sony nell’ottenere un sistema di messa a fuoco automatico di precisione, con la A7IV non sono più limitati alla sola parte fotografica, ma vengono tutti condivisi con la parte videografica: il Fast Hybrid AF, il Real Time Eye AF, il Real Time Tracking, la modalità Uccello per Real Time Eye AF, il controllo AF tramite funzionamento touch, l’Effetto Soft Skine, i Creative Look. A queste caratteristiche si aggiungono quelle specificatamente per la creazione dei video e sono: la compensazione dell’effetto “breathing” con determinati obiettivi, la visualizzazione della profondità di campo durante le riprese con la nuova funzione Focus Map, AF Assist per transizioni agevoli alla messa a fuoco manuale ereditata da Cinema Line FX6, le curve gamma S-log2 e S-Log3, la nuova curva S-Cinetone, l’utilizzo del dissipatore passivo per raffreddare il calore che ha permesso di eliminare il limite di registrazione a 30 minuti, quindi con la Sony A7IV il limite di registrazione non è più una questione di tempo, ma di spazio.

Guardandola non si nota molto la differenza con il modello precedente, la fotocamera pesa poco di più mezzo chilo con batteria e SD incluse. L’impugnatura è ergonomica, il corpo macchina è robusto e permette di accedere alle diverse funzioni con facilità, il passaggio dallo scatto alla ripresa, per esempio, avviene tramite ghiera. L’esposizione è immediata. La messa a fuoco può essere fatta anche toccando lo schermo, sufficientemente snodabile per soddisfare le esigenze dei videomaker. Il livello di personalizzazione molto alto, confermando la scelta di Sony di offrire un prodotto adatto e adattabile alla più ampia platea di utenti. A migliorare l’esperienza, in tal senso, è stata la scelta di modificare in verticale la visualizzazione del menù operativo, suddividendolo in categorie e quindi sottocategorie, consentendo una facile memorizzazione e rendendolo più intuitivo. Tra le diverse impostazioni operative, la più interessante e degna di nota, ereditata dalla Sony A1, è quella che permette di chiudere con una tendina il sensore, impedendo così che la polvere vi finisca sopra quando si cambia obiettivo.

La Sony A7IV è di fatto una nuova fotocamera, a dispetto del nome, il cui numero IV sembra rinviare a un aggiornamento. Si posiziona nello stesso segmento, non rivoluziona il concept, ma lo adegua alle nuove e mutate esigenze lavorative. Ai fotografi oggi non vengono richiesti solamente servizi fotografici, ma anche riprese video, adatte soprattutto per la realizzazione delle brevi clip commerciali. Il video, come detto, è la novità di questa fotocamera e le caratteristiche che lo definiscono soddisfano quei professionisti che hanno bisogno di qualità, offrendo diverse opzioni per la registrazione, dove le due più appetibili sono certamente la registrazione 4K 60p e la registrazione 4:2:2 a 10 bit. A garantire il flusso dati importante sono i due slot di memoria che supportano le SD con il veloce bus UHS-II, dove uno dei due è compatibile anche, sebbene solamente, con le SD CFexpress di tipo A. Lo stabilizzatore di immagine consente riprese a mano libera in “modalità attiva”, vale a dire con un leggero ritaglio dell’immagine per ottenere una stabilizzazione ottica adeguata.

Non viene privilegiata solo l’utenza commerciale in senso stretto, ma a beneficiare della Sony A7IV sono anche quelli che fotografano o riprendono animali e uccelli. L’intelligenza artificiale che gestisce il riconoscimento di questi due soggetti, è molto precisa, così come il tracking in tempo reale. Anche chi privilegia lo scatto con priorità apertura potrà apprezzare la corretta esposizione, sfruttando poi la ghiera della compensazione per migliorare le ombre o le luci. In questa modalità è possibile apprezzare tutta la potenza del sensore retroilluminato, che garantisce immagini utilizzabili anche a 25600 ISO, la cui grana è recuperabile con facilità, ma che di per sé è molto morbida e quindi sfruttabile anche da un punto di vista creativo, fermo restando che dipende anche dal tipo di illuminazione, soprattutto quella artificiale. La risoluzione del sensore, 33.3 megapixel, è paragonabile alla prima versione della A7R, ma la combinazione con il nuovo processore di immagine permette di gestire i dettagli in maniera più accurata.


L’esperienza di utilizzo, nelle diverse declinazioni per cui è pensata questa fotocamera, quindi non da test di laboratorio, è delle migliori. La Sony A7IV arricchisce la parte fotografica, si rinnova in quella video. È una macchina fotografica e videografica che non ammette compromessi; pertanto, va utilizzata con le lenti migliori, la serie GM è d’obbligo per sfruttare a pieno la tecnologia di cui è dotata. Da un punto di vista operativo, il sistema di messa a fuoco è veloce, più di quanto basta per il target a cui è rivolta. La personalizzazione dei settaggi è molto accurata e soddisfa appieno particolari esigenze di scatto e ripresa. L’impugnatura è comoda e lo è anche per un utilizzo prolungato. La durata della batteria è in linea con quanto dichiarato. Infine, le differenze con il modello precedente sono minime relativamente alla fotografia, mentre nel confronto con il video, la A7IV dispone di caratteristiche nuove e di livello pregevole.






Federico Emmi