Dalla collaborazione tra Lomography e Perimetro nasce una grande Open Call che invita i fotografi di tutta Italia a raccontare una situazione, un luogo, una persona, un evento, un’idea attraverso la fotografia analogica.
Ne parliamo con Ludovica Zen e Melissa Peritore di Lomography.

36 Shots About – La tua storia in un rullino: 7 fotografi di 7 città realizzano il loro progetto su pellicola. In cosa consiste questa Open Call e quali sono le modalità di partecipazione?
Ludovica: L’Open Call è nata dalla collaborazione tra Lomography e Perimetro con la volontà di invitare i fotografi di tutta Italia a realizzare un progetto attraverso la fotografia analogica, in un viaggio libero e personale di 36 scatti.
I fotografi selezionati avranno due mesi di tempo per dare vita al proprio racconto e per ciascun fotografo metteremo a disposizione un rullino Lomography da 35 mm a scelta, tra i classici Color Negative, le pellicole in bianco e nero e le pellicole LomoChrome, per effetti color-shifting. Ci teniamo a precisare che per partecipare non è necessario essere residenti in una delle 7 città menzionate: quando si invia la candidatura basterà semplicemente indicare la città più vicina al comune di residenza.
Abbiamo inoltre scelto di non imporre alcuna regola o tema specifico da rispettare: ogni fotografo potrà decidere, quando, cosa e dove scattare. Al termine dei due mesi, una giuria, formata dai partner di questo progetto, composta da personalità di rilievo nel mondo della fotografia (sarà presente anche il nostro caporedattore Mirko Bonfanti, ndr), valuterà i progetti e selezionerà i vincitori, che verranno pubblicati sulle piattaforme ufficiali di Perimetro e Lomography.

Per chi volesse partecipare, basterà inviare entro il 30 aprile il proprio Portfolio accompagnato da una breve bio e il concept del progetto che si vorrebbe realizzare. La Call è totalmente gratuita, il link lo trovate sul sito di Perimetro e nelle Bio della pagine Instagram di @lomographyitalia, @perimetro e @36shotsabout.
Cos’è Lomography?
Ludovica: Lomography è nata nel 1992, quando un gruppo di studenti viennesi, durante un viaggio a Praga, si imbatté nella fotocamera Lomo LC-A in un piccolo negozio di fotografia. Dopo aver scattato e sviluppati i rullini, i ragazzi si innamorarono dell’estetica delle immagini realizzate e con loro anche amici, parenti, fino a che questa fotocamera iniziò ad attirare l’attenzione di moltissime persone. Di lì a breve, quegli stessi studenti fondarono la Lomographic Society International e quella stessa estate furono scritte le “10 Regole d’oro di Lomography”, che rappresentano la filosofia di Lomography.

Lomography è si è tramutato fin dagli esordi in un movimento globale, diventando il lato ribelle della fotografia analogica che conosciamo oggi. Attualmente produciamo e forniamo tramite il nostro negozio online e diversi rivenditori in tutto il mondo prodotti analogici sperimentali, fotocamere, pellicole, obiettivi e diversi accessori. L’obiettivo è sempre lo stesso: invitare i fotografi di tutto il mondo a dimenticare le regole e a sperimentare su pellicola, divertendosi.
Le 10 Regole d’Oro sono la vera essenza del nostro motto “Non pensare, scatta”! Dopotutto, per Lomography è importante divertirsi nello scattare, puoi imparare queste regole a memoria o infrangerle; in entrambi i casi, liberati da tutte le inibizioni della fotografia!
La nostra missione, sin dai nostri inizi nel 1992 è quella di rendere la fotografia analogica accessibile a tutti, ed è per questo che continuiamo a sperimentare con la produzione di pellicole e fotocamere analogiche, nonostante tutte le sfide derivanti dai diversi cambiamenti industriali e globali degli ultimi anni: come gli elevati costi per le operazioni logistiche e la produzione, l’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione e l’aumento del costo delle materie prime.
Nonostante ciò, desideriamo mantenere la sperimentazione accessibile a tutti. Ecco perché cerchiamo il più possibile di contenere l’aumento dei prezzi e alcuni dei prodotti preferiti dalla nostra Community – come la Diana F+ – e che sicuramente molti ascoltatori avranno a casa, non ha mai subito aumenti e il suo prezzo rimarrà sempre invariato.

La fotografia analogica sta vivendo una seconda giovinezza e il mercato è in ascesa, quali sono gli ingredienti di questo successo e quali le categorie di fotografi sono più interessati?
Melissa: La fotografia analogica ha senza dubbio un fascino ineguagliabile, non solo per i nostalgici, ma anche per chi è cresciuto in quest’epoca totalmente digitale. Il processo dietro ad una fotografia su pellicola, ha decisamente un sapore intramontabile: piccoli semplici gesti, come l’inserimento del rullino nella fotocamera, l’avanzamento della pellicola, l’attesa dello sviluppo del rullino oppure vedere apparire l’immagine su carta, se si stampa in camera oscura. Tutto ciò crea sicuramente emozioni senza pari che il digitale non potrà mai regalarci e per molti, queste gestualità assumono le caratteristiche di un rito.
Nel nostro caso specifico, producendo da sempre pellicole e fotocamere sperimentali, vi basterà visitare il nostro sito per trovare il più grande archivio online di fotografia analogica sperimentale del mondo, con oltre 16 milioni di fotografie caricate dai membri della nostra Community provenienti da tutte le parti del globo. E ogni anno avrete potuto notare che vengono organizzati sempre più festival incentrati esclusivamente sulla fotografia analogica. C’è da dire però che, a mantener vivo questo tipo di fotografia, non sono solo i giovani amanti delle sperimentazioni, gli esordienti, oppure i tanti curiosi che per moda acquistano una usa e getta per farsi un autoritratto allo specchio e poi riporla nel cassetto: un numero sempre maggiore di fotografi professionisti infatti sta riprendendo in mano le fotocamere a pellicola – che siano semplici compatte, reflex o fotocamere di medio o grande formato. Basti vedere ad esempio il successo che ha riscontrato, il nostro dorso istantaneo (LomoGraflok) per fotocamere di grande formato 4×5, per notare quanti fotografi anche di un certo livello continuino tuttora o abbiano iniziato a fotografare su pellicola. Oppure, sfogliando riviste di moda anche importanti, noterete la quantità di fotografi che decidono di realizzare i propri progetti su pellicola: spesso scattano sia in digitale che in analogico per avere una sorta di sicurezza in più diciamo, ma sempre più artisti optano esclusivamente per l’uso dell’analogico.

Dal canto nostro, cerchiamo sempre di ispirare le menti creative con i nostri tipster ovvero trucchi, suggerimenti e tutorial per sperimentare con quest’arte meravigliosa. Di recente, ad esempio, abbiamo anche lanciato sul nostro sito una nuova sezione, LomoHome: un vero e proprio spazio di apprendimento online dedicato a tutto ciò che riguarda la fotografia analogica e rivolto a chiunque abbia questa passione: dagli amatori che magari non hanno mai preso una fotocamera tra le mani, ai fotografi professionisti che desiderano provare alcune delle tecniche sperimentali tipiche di Lomography ma che non sanno da dove iniziare.
Oppure basti pensare anche a quando andiamo in vacanza: molti di noi optano per viaggiare sicuramente leggeri, e tra una fotocamera digitale e un’analogica spesso – per immortalare quei momenti che vogliamo rimangano per sempre impressi – si sceglie la seconda anche per evitare di portarsi dietro una fotocamera digitale ingombrante o costosa. Addirittura negli ultimi anni, anche le mini fotocamere – quelle con le pellicole formato 110 – che tra l’altro siamo gli unici al mondo a produrre ancora – stanno anch’esse ritornando in auge. Sono così piccole da stare nel taschino dei jeans o della camicia e, se non ti resta più spazio in valigia, per molti sono un’ottima opzione per non rinunciare a catturare i ricordi su pellicola!
Il numero di scatti limitato, una modalità di ripresa lenta e meditata, il dover scegliere in anticipo che impostazione tecnica/estetica riservare al proprio lavoro, le eventuali sorprese che ogni scatto in pellicola possono far nascere, l’intervento in sviluppo…tutte queste caratteristiche sono azzerate ed uniformate dal processo digitale, che si limita ad un lavoro di postproduzione a tavolino e solo in una fase successiva. Quanto tutte queste variabili rendono ancora più alto il valore di una produzione analogica artistica?
Ludovica: Tutte queste variabili da te citate, tipiche della fotografia analogica, sono senza ombra di dubbio fattori che contribuiscono ad aggiungere valore alla produzione di ciascun fotografo. La fotografia su pellicola permette di partecipare ed essere coinvolto al 100% nel processo creativo: ogni scatto è unico, e anche le piccole imperfezioni inaspettate si possono tramutare in piacevoli errori.
Probabilmente, molti conosceranno e avranno usato la nostra fotocamera Diana F+ in passato e si ricorderanno le infiltrazioni di luce che può creare, delle volte inaspettate, ma spesso cercate dagli stessi fotografi: queste sorprese che non si possono controllare del tutto, rendono ogni fotografia irripetibile.

Lomography significa proprio questo: sperimentare, dare libero sfogo alla propria creatività e apprezzare anche le sorprese e gli imprevisti che si incontrano durante il proprio viaggio fotografico, guardando con occhi diversi quelli che di norma considereremmo errori da correggere in post produzione.
Inoltre, il numero limitato di fotogrammi, spinge necessariamente a riflettere sul soggetto e sulla composizione dell’immagine: con le fotocamere digitali si tende a scattare senza pensare troppo. Si tratta di un approccio completamente diverso ed è spesso per questo motivo che molti giovanissimi, i figli dell’era digitale, sono fortemente attratti dal processo dietro alla fotografia analogica.
Secondo voi e secondo Lomography, il Futuro sarà analogico?
Melissa: Prevediamo sicuramente un futuro entusiasmante per la comunità analogica. Solo qualche giorno fa, abbiamo lanciato la terza edizione speciale della nostra fotocamera punta e scatta 35 mm LomoApparat, che è stata accolta con moltissimo fervore dalla nostra community e in generale dagli appassionati di fotografia di tutto il mondo! Va da sé che, un entusiasmo del genere, non può che far intendere un interesse continuo e in continua crescita nei confronti di questo mondo meraviglioso e state sicuri che, da parte nostra, ci troverete sempre qui, per sfidare l’immaginazione dei fotografi di tutto il mondo e mantenere la fotografia su pellicola emozionante e divertente. L’anno scorso abbiamo celebrato il nostro 30 anniversario e lanciato anche un’edizione limitata delle nostre storiche fotocamere LC-A, ma continueremo a stupire la nostra Community Lomografica: il futuro è sicuramente analogico!
Se fossi una fotocamera Lomography, quale saresti?
Melissa: Senza ombra di dubbio la LomoApparat: super versatile, che si adatta a tutto, e la migliore compagna di avventure! La Ludo è decisamente una LC-A: decisa, rock, piena di vita e affidabile! Sai che puoi contare sempre su di lei!

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La Redazione di Discorsi Fotografici