“A Kind of Language”: gli storyboard come opere d’arte

La mostra “A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema” all’Osservatorio della Fondazione Prada a Milano (fino all’8 settembre 2025), curata da Melissa Harris, presenta oltre 800 materiali visivi dal 1920 al 2024 per esplorare il dietro le quinte del cinema. L’esposizione mira a dimostrare come gli storyboard, schizzi e sceneggiature annotate, nati come strumenti tecnici per pianificare le riprese, possiedano una bellezza intrinseca e possano essere considerati opere d’arte autonome, rivelando il ponte tra idea e realizzazione. Vengono esposti materiali di registi diversissimi (da Disney a Hitchcock, Fellini, Miyazaki, Gilliam, Bass, Pasolini, Scorsese, ecc.), evidenziando la varietà di stili e approcci. Tuttavia, l’articolo critica l’allestimento per la mancanza di un chiaro filo conduttore narrativo/tematico e, soprattutto, per la quasi totale assenza di confronto diretto tra gli storyboard e i fotogrammi finali dei film o le relative sceneggiature, limitando la comprensione del passaggio dall’idea alla realizzazione. Nonostante questi limiti nella didattica e nell’interattività, la mostra è considerata affascinante e importante per aver conferito dignità artistica a materiali spesso trascurati, confermando la vocazione sperimentale della Fondazione Prada.

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Il Filo di Arianna

Arianna Rinaldo si occupa di fotografia da molteplici punti di vista. È una curatrice indipendente, una mentor, una photoeditor e una mamma come si definisce lei stessa nel suo profilo Twitter. Dal 2012 al 2021 è stata la direttrice artistica di “Cortona on the Move”, il festival internazionale di fotografia che si tiene in Toscana…

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