Rica Cerbarano ci parla del collettivo Kublaiklan

Visitando una mostra, spesso non ci si sofferma a ragionare sul grande lavoro che la precede, tutte quelle fasi che portano all’esatta selezione che alla fine vediamo, alla loro sequenza, a quella precisa posizione nello spazio. C’è chi invece di questa pratica fa un pensiero strutturato, con obiettivi precisi. Kublaiklan è un collettivo attivo dal…

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Jeff Wall. Photographs

Se una qualunque scena che viviamo nel quotidiano potesse essere ricreata da un’altra mente, penso che nessuno farebbe fatica a credere in un qualsiasi dio: capire così a fondo i meccanismi che muovono le azioni più semplici, quelle che tendenzialmente rimangono laterali nel discorso della vita, è qualcosa che, forse, neanche chi le compie potrebbe…

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Cristian Chironi. Abitare l’immagine

Comprendere che l’immagine, e la fotografia in particolare, è una dimensione fluida, una superficie che può ospitarci e che tutto fa fuorché stabilire in modo netto la scansione del tempo è una scoperta di notevole portata. La cosa che vediamo appesa alle pareti o che compare sugli schermi è, in questo senso, un portale che,…

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Langhe Photo Festival

Neive è un noto comune piemontese di appena tremila abitanti, che da tre anni ospita il Langhe Photo Festival, quest’anno visitabile dal 6 luglio al 2 novembre, con la direzione artistica del fotografo Alberto Selvestrel. Quella dello scorso fine settimana è stata la mia prima visita al festival, e dunque le impressioni sono quelle generate…

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Flat time is the right time

“Flat time”, in inglese, può avere diversi significati: “tempo piatto”, “tempo esatto”, “sentenza giudiziaria senza sconti”. Applicata alla fotografia, questa espressione viene ulteriormente amplificata. Il “tempo piatto” può essere quello raccolto dentro i confini bidimensionali dell’immagine; quello “esatto” può essere quello preciso che il fotografo è stato in grado di cogliere; e se è vero…

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Bill Brandt, Halifax, 1937

Per un motivo molto preciso questa immagine ha catturato da subito la mia attenzione: il paradosso che crea vedere le ciminiere sovrapposte, accavallate visivamente una sull’altra, e i bambini che corrono ben separati tra di loro. Almeno, a me ha colpito molto questo dettaglio. Tendenzialmente, infatti, sta a chi si muove la possibilità di entrare…

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Su una sola immagine: Gabriele Basilico – Beirut 1991. Salvare tutto

Nelle fotografie di Gabriele Basilico, in particolare quelle realizzate a Beirut nel 1991, la tecnica fotografica diventa linguaggio espressivo. Attraverso un’esposizione perfettamente bilanciata tra luci e ombre, Basilico riesce a “salvare” ogni dettaglio visibile, anche quelli celati. Questa attenzione rivela una volontà di preservazione e memoria, una scelta morale che trasmette rispetto e consapevolezza verso i luoghi devastati.

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Su una sola immagine: Caraibi (1996) di Mauro Raffini

La fotografia di Mauro Raffini cattura una parabola di movimento, mostrando due prospettive opposte: una caduta imminente e una traiettoria verso l’acqua. L’immagine gioca con la gravità, creando una tensione tra l’idea di pericolo e salvezza. Racconta l’indecisione della gravità e il movimento sospeso, trasformando l’istante in una riflessione sull’ambiguità del destino e sulla potenza dell’immagine.

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Tra scultura e fotografia: il dialogo tra materia e luce in Aurelio Andrighetto

Nel suo libro Tra scultura e fotografia, Aurelio Andrighetto esplora il legame tra scultura e fotografia, analizzando come luce e ombra influenzino la forma e la percezione. Attraverso gli esempi di Wildt, Rosso e Brâncuși, Andrighetto mostra come i due medium si intrecciano, rivelando una connessione profonda tra visione fotografica e creazione scultorea. La fotografia diventa un mezzo per leggere e reinterpretare la scultura.

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Saper vedere l’aureola. Da Robert Frank a Masaccio

“A Robert Frank adesso mando questo messaggio: tu sai vedere.” Jack Kerouac scrive nel 1958 una delle introduzioni più belle che siano mai state scritte per un libro fotografico. La scrive per “Gli Americani”, opera assoluta di Robert Frank (1924-2019), che segnò l’avvio della rivoluzione del genere del reportage, della narrazione degli Stati Uniti, del…

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