Il B.A. Film Festival di Busto Arsizio, giunto alla sua 22esima edizione, sembra essere appena nato. Sotto la guida del nuovo direttore artistico Giulio Sangiorgio, il festival sta percorrendo una strada diversa, riportando la critica cinematografica e il “fare cinema” al centro dell’attenzione. Non viene rinnegato il glorioso passato ma vengono fatte scelte diverse, sapendosi adattare a esigenze diverse e realtà diverse.
Un tema che guarda al futuro
Il tema scelto per questa edizione, “primi passi”, è emblematico di questo rinnovamento. Sangiorgio ha sapientemente intrecciato due diversi aspetti di questa tematica:
- Le opere prime di registi oggi affermati (per alcuni useremmo il termine “Maestri”)
- I primi passi degli studenti delle scuole di cinema (in maniera particolare quelli dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni)
Questa scelta non solo celebra l’inizio di ogni percorso cinematografico, ma sottolinea anche l’impegno del festival nel sostenere e promuovere i nuovi talenti.
Regista dell’anno: Bertrand Bonello
Il premio “Regista dell’anno” va a Bertrand Bonello, figura di spicco del cinema d’autore contemporaneo. Bonello presenterà il suo primo lungometraggio, “Quelque chose d’organique” (1998)
e il suo ultimo lavoro, “La Bête” (2023).
Quest’ultimo, interpretato da Léa Seydoux, è un affascinante affresco spazio-temporale che esplora il tema dell’amore come questione metafisica. La presenza di Bonello sottolinea l’impegno del festival nel celebrare sia gli esordi che l’evoluzione artistica dei grandi autori.
Concorso Opera Prima: i film consigliati da Discorsi Fotografici
Tra i film in concorso nella sezione Opera Prima, ci sentiamo di segnalarvi:
- “Gli oceani sono i veri continenti” di Tommaso Santambrogio: Un’opera italo-cubana che esplora l’intreccio di tre mondi diversi in un paesino dell’entroterra cubano.
- “Non credo in niente” di Alessandro Marzullo: Un viaggio notturno nell’anima di quattro trentenni alla ricerca della propria strada.
- “Palazzina Laf” di Michele Riondino: Un potente esordio che porta sullo schermo la storia dell’ILVA di Taranto.
- “Con la grazia di un dio” di Alessandro Roja: Un uomo indaga sulla morte del suo migliore amico d’infanzia in questo intrigante debutto.
- “Patagonia” di Simone Bozzelli: Un viaggio di autodeterminazione che si trasforma in un delirio di controllo e prigionia.
- “Disco Boy” di Giacomo Abbruzzese: Il destino di un arruolato della Legione Straniera si incrocia con quello di un uomo che cerca di salvare il suo villaggio.
Ricordando gli esordi
Particolarmente interessante la sezione dedicata agli esordi di registi affermati. Maurizio Nichetti presenterà “Ratataplan”, il suo poetico e surreale debutto quasi muto che ha conquistato il mondo. Questo film, girato con pochi mezzi e una babele di lingue straniere e suoni onomatopeici, rappresenta un esempio brillante di come l’inventiva possa superare le limitazioni tecniche.
Gipi (Gianni Pacinotti) mostrerà “L’ultimo terrestre”, la sua prima incursione nel cinema dopo una carriera di successo nel fumetto. Eros Puglielli parlerà del suo “Dorme”, girato con mezzi di fortuna ma capace di trovare una distribuzione in sala.
Un festival più vicino alla critica
La nuova direzione del BAFF si riflette anche nella decisione di ospitare l’Assemblea Nazionale del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Questo evento triennale, che vedrà la partecipazione di circa 75 critici, è un’opportunità unica per discutere lo stato della professione e le sue prospettive future.
BAFF in Serie
Il festival dedica uno spazio importante anche alle serie TV italiane, dimostrando l’attenzione verso le produzioni competitive nel panorama internazionale. Tra gli ospiti attesi:
- Maurizio Lastrico, Luca Ribuoli e Federico Baccomo per “Call My Agent” (Sky), una serie che svela il dietro le quinte del mondo dello spettacolo.
- Ludovica Francesconi e il produttore Roberto Proia per “Sul più bello” (Prime Video), spin-off della trilogia cinematografica che segue le nuove avventure di Marta.
- Eros Puglielli, regista di “Sono Lillo” (Prime Video), una serie che esplora il tentativo del protagonista di distanziarsi dal suo personaggio “Posaman”.
Anteprima italiana e BAFF in libreria
Gli amanti dell’horror e i cultori della rivista Nocturno non possono perdere l’anteprima italiana di “Astrid’s Saints” di Mariano Baino, a 31 anni dal cult “Dark Waters”.
Tra i libri e gli ospiti che saranno presenti e presentati al festival, spiccano “Il sogno del cinema. La mia vita, un film alla volta” di Dante Spinotti e “Il signor Bozzetto. Una vita animata” di Bruno Bozzetto con Simone Tempia.
Masterclass e altro
Da non perdere la masterclass di Enrico Gabrielli, compositore e polistrumentista, che condividerà la sua esperienza nel campo delle colonne sonore.
Il festival offre anche molte altre sezioni interessanti, tra cui “Made in Italy – Scuole”, “Contest Visioni Future 2024”, e “BAFF 4 Kids”, dimostrando un impegno a 360 gradi nel mondo del cinema e dell’audiovisivo.
E tanto, troppo altro ancora. Una Cornucopia cinematografica vera e propria.
Consultate il programma
In conclusione
il BAFF 2024 si presenta come un festival rinnovato e dinamico, capace di guardare al futuro del cinema senza dimenticare le sue radici. Con il nuovo direttore artistico al timone e un programma ricco e variegato, il festival si prepara a scrivere una nuova pagina nella sua storia, celebrando il cinema in tutte le sue forme e fasi di creazione.