Lin May Saeed: la ricerca scultorea di un nuovo Eden

Fino al 22 settembre, il GAMeC di Bergamo ospita la mostra della scultrice Lin May Saeed, artista che con le sue opere vuole narrarci della possibilità di una relazione paritaria tra esseri umani e animali. La mostra dal titolo “Arrival of the Animals” trasforma le sale in cui è esposta, in una nuova Arca del Giudizio, nel quale l’umanità e gli animali coesistono in modo felice; senza violenza. Saeed affronta un tema divisivo come il rapporto tra l’uomo e il mondo animale in maniera non accusatoria, ma con una visione di ricerca della felicità e della coesistenza. Lungi dal voler suscitare sensi di colpa, l’artista tedesco-irachena ci presenta una proposta alternativa, una nuova iconografia della solidarietà interspecie che invita a riflettere sulla nostra relazione con gli animali in modo positivo e costruttivo.

Nata nel 1973 da madre tedesca di origini ebraiche e padre iracheno, Lin May Saeed ha dedicato la sua carriera artistica all’esplorazione delle relazioni tra uomini e animali. La sua visione, profondamente influenzata dalle teorie del filosofo animalista Tom Regan, si manifesta in opere che spaziano dalla scultura al bassorilievo, dai disegni alle opere su carta.

Un’arte di speranza e riconciliazione

Ciò che distingue il lavoro di Saeed è la sua rappresentazione positiva e speranzosa delle relazioni interspecie. Anziché concentrarsi sulla denuncia della sofferenza animale, l’artista crea quello che lei stessa definiva “opere di speranza”. Queste raffigurano scene di amicizia e riconciliazione tra uomini e animali, offrendo una visione alternativa e utopica del futuro.

Una delle serie più emblematiche di Saeed, “The Liberation of Animals from their Cages”, mostra uomini nell’atto di liberare animali dalle loro gabbie. Questa immagine potente simboleggia non solo la liberazione fisica, ma anche un’idea più ampia di uguaglianza e rispetto tra le specie. Si trascende nello spirituale e queste sculture ne sono immerse pur conservando tutta la loro matericità.

Il polistirolo: medium simbolico e versatile

Il materiale prediletto da Saeed per le sue sculture è il polistirolo, una scelta non convenzionale ma carica di significato. Questo materiale, facile da produrre ma difficile da distruggere, riflette le contraddizioni della nostra epoca e l’impatto umano sull’ambiente. Saeed apprezzava il polistirolo sia per le sue caratteristiche tecniche – leggerezza e malleabilità – sia per il suo portato simbolico, vedendolo come un commento sulla fallibilità umana e sull’impatto ambientale delle nostre azioni. Era solita utilizzare polistirolo di riciclo.

Un nuovo Eden in mostra

La mostra offre ai visitatori un’immersione completa nel mondo artistico di Saeed. Le sculture e i bassorilievi in scala reale conferiscono una presenza tangibile e imponente agli animali nello spazio espositivo, sottolineando la loro dignità e autonomia.

Opere come “Mureen/Lion School”

e “Landscape with ant hills”

evocano visioni di un paradiso terrestre, dove la coesistenza pacifica tra specie diverse non è solo possibile, ma naturale.

In “Seance of Human and Animals”, uomini e animali sono rappresentati riuniti attorno a un tavolo, in una sorta di parlamento interspecifico, simboleggiando la possibilità di un dialogo e di una società condivisa. La sua cultura materna, scoperta dall’autrice dopo aver incontrato, nel 2010/11, la sua famiglia irachena in Libano, è utilizzata attingendo dalla cultura mesopotamica e araba. L’autrice dopo questo viaggio ha voluto imparare l’arabo.

Pubblicazione tascabile multilingue

Ad arricchire l’esperienza della mostra, Mousse Publishing ha edito una pubblicazione tascabile che offre al pubblico una selezione di fiabe scritte originariamente in tedesco da Lin May Saeed. Questo volume, disponibile in inglese, italiano, arabo e ladino, è impreziosito da una serie di disegni su carta dell’artista, offrendo così un’ulteriore prospettiva sulla sua opera. Il libro è introdotto da un testo di Lorenzo Giusti, curatore della mostra, che fornisce un contesto critico al lavoro di Saeed.

Questa pubblicazione non solo rende accessibile l’opera narrativa di Saeed a un pubblico più ampio, ma offre anche un’opportunità unica di esplorare la sua visione artistica attraverso un medium diverso, complementare alle sue sculture e installazioni.

Un’eredità di empatia e speranza

Scomparsa prematuramente nel 2023, Lin May Saeed lascia un’eredità artistica che ci invita a ripensare profondamente il nostro rapporto con il mondo animale e naturale. La sua arte non si limita a denunciare, ma offre una visione alternativa e positiva del futuro, basata sull’empatia e sul rispetto reciproco tra tutte le forme di vita.

Potremmo non essere concordi con lei o pensare che questo sia un sogno sia irrealizzabile. Ma Lin era una sognatrice e i sognatori non sono legati alla logica. Lin ci mette il dubbio, ci invita a pensare a quanto bello sarebbe il paradiso di cui lei vuol far parte. Ci insegna anche che l’arte a volte non è schierarsi contrapponendosi ma anche abbracciando.

La mostra “Arrival of the Animals” al GAMeC di Bergamo non è solo un’occasione per ammirare l’opera di un’artista straordinaria, ma anche un invito a riflettere sul nostro posto nel mondo e sulle nostre responsabilità nei confronti degli altri esseri viventi. In un’epoca di grandi sfide ambientali e etiche, il messaggio di Saeed ci ricorda che un altro modo di vivere e convivere è possibile, se solo riusciamo a immaginarlo e a perseguirlo con la stessa grazia e speranza che permeano le sue opere.

Iena Maculata Scultura