Con una comunicazione dello scorso dicembre dalle pagine del proprio sito la Fondazione Forma per la Fotografia ha annunciato che abbandonerà la sede di Milano in via Meravigli.
L’ultima mostra in esposizione La prossima immagine, che metteva a confronto una serie di antiche albumine dell’Ottocento con le colorate elaborazioni digitali del fotografo americano Bill Armstrong, ha di fatto chiuso un decennio di vita della Fondazione, cha ha visto 120 grandi progetti espositivi, diversi corsi, centinaia di eventi ed un totale di circa 500.000 visitatori.
In 6 anni di attività, solo nella sede di via Meravigli, sono stati realizzati 22 grandi progetti espositivi, 35 corsi, 70 eventi con un totale di circa 100.000 visitatori.
I periodi di blocco delle attività causati dall’emergenza sanitaria hanno ridefinito gli spazi di vita, di lavoro e di incontro; hanno accelerato la digitalizzazione anche nell’ambito fotografico, dimostrando che le istanze divulgative non hanno per forza bisogno di una sede fisica.

Lo spazio di via Meravigli, dove Forma ha proposto mostre fotografiche di grandi maestri (ne abbiamo scritto qui), ma anche promosso nuovi autori e dibattuto temi della fotografia, non è esente da una riconsiderazione che riguardi gli impegni futuri. Tra le mostre ricordiamo Gli Americani di Robert Frank, Vivian Maier. Una fotografa ritrovata, Punto d’ombra di Teju Cole, Istanti di luoghi di Ferdinando Scianna e molti altri.
Fondazione Forma nacque da un’idea di Roberto Koch, presidente di Contrasto, la più importante struttura di produzione fotografica italiana, dal 1994 anche casa editrice con più di 400 titoli attivi dedicati alla grande fotografia internazionale.
Fondazione Forma, che già nella fine del 2013 fu costretta a lasciare la sede di piazza Tito Lucrezio Caro di Milano, ora diventerà una realtà ancora più moderna, fluida e dinamica, continuando ad occuparsi della valorizzazione e promozione della fotografia e dei suoi grandi autori, sperimentando nuove possibilità di aggregazione.

Talk, presentazioni, gruppi di lettura e percorsi di approfondimento continueranno come in passato. La serie Leggere la fotografia, che ha visto coinvolti critici, fotografi, studiosi per raccontare i loro libri del cuore, e diventato un libro pubblicato da Contrasto, tornerà nel 2021 con nuovi appuntamenti sui canali social della Fondazione Forma.
Nel corrente mese di gennaio partiranno una serie di incontri, progettati da Simona Ghizzoni, dedicati all’autobiografia per immagini. La fotografa emiliana, già vincitrice del World Press Photo, dialogherà con le sue colleghe fotografe intorno ai temi dedicati all’identità e alla rappresentazione del nostro contemporaneo.

Gli organizzatori fanno sapere che “l’attività didattica riprende con corsi, workshop e incontri e mentre la valorizzazione degli archivi della fotografia (dai fondi Berengo Gardin e Branzi) ripartirà con nuovi impulsi e nuove prospettive, il lavoro intorno alle grandi mostre fotografiche continua con l’elaborazione di contenuti didattici e di comunicazione per mostre come Prima, donna. Margaret Bourke-White fotografa, attualmente al Palazzo Reale di Milano, in attesa della riapertura (sarà poi vistabile fino alla primavera del prossimo anno) o Radici di Josef Koudelka, da gennaio 2021 al Museo dell’Ara Pacis di Roma, e Amazzonia di Sebastião Salgado, da giugno 2021 al Museo MAXXI di Roma“.
Inoltre, tra gli impegni su cui Forma sta concentrando i propri sforzi, c’è il lavoro per la realizzazione della Biblioteca dell’immagine: una raccolta di libri dedicata alla fotografia e che coinvolge anche un lavoro di mappatura fotografica e riconoscimento del patrimonio fotografico della città di Milano.
Mirko Bonfanti